Mike Johnson nuovo speaker della Camera degli Stati Uniti: alleato di Trump, contro aborto e aiuti all'Ucraina
I repubblicani sono riusciti dopo 20 giorni a eleggere Mike Johnson: è lui il nuovo Speaker della Camera degli Stati Uniti, chi è l'alleato di Trump
La Camera dei Rappresentanti ha un nuovo Speaker. Dopo molti tentativi falliti, i repubblicani sono riusciti a eleggere Mike Johnson. Conservatore, vicino a Trump e contro l’aborto legale e contro gli aiuti all’Ucraina nella guerra con la Russia di Vladimir Putin.
L’elezione dello Speaker sblocca la Camera
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha eletto Mike Johnson al ruolo di Speaker, dopo aver sfiduciato il suo predecessore Kevin McCarthy. Era la prima volta nella storia che si verificava una situazione simile.
Johnson è un repubblicano ed è stato espresso dalla maggioranza conservatrice della Camera. Grazie alla sua elezione potranno riprendere i lavori per trovare un accordo sullo spostamento del tetto del debito.
La legge che alza la cifra che lo Stato federale può prendere in prestito è fondamentale per il funzionamento dei servizi negli USA, ma anche per gli aiuti all’Ucraina e il supporto militare ad Israele nel conflitto contro Hamas.
Chi è Mike Johnson
51 anni, avvocato, Mike Johnson è deputato dal 2016. Nella sua carriera ha già difeso il Presidente Donald Trump dall’accusa di impeachment rivoltagli nel 2020 dai Democratici ed è rimasto affianco all’imprenditore nel tentare di rovesciare il risultato delle elezioni che portarono Biden alla Casa Bianca.
Conservatore, protestante radicale, il nuovo Speaker della Camera si oppone fermamente alla regolamentazione dell’interruzione di gravidanza, rimasta senza legge a livello federale negli USA dopo la revisione da parte della Corte Suprema della storica sentenza Roe v. Wade.
Il suo ruolo sarà cruciale nel trovare un accordo sul tetto del debito, e in questo pesano i suoi voti passati contro gli aiuti per l’Ucraina. Senza la mediazione dello Speaker, sarà difficile per Democratici e Repubblicani trovare un accordo sul tema.
La crisi del Partito Repubblicano
La vicenda dello Speaker della Camera ha rivelato una spaccatura del Partito Repubblicano.
L’ala più intransigente del Grand Old Party ha sfiduciato l’ex Speaker McCarthy dopo che aveva trovato un accordo per rimandare la discussione sul tetto del debito con i Democratici.
Eleggere un successore ha però richiesto più di 20 giorni, circostanza inusuale per una Camera controllata appunto dai Repubblicani. I rappresentanti più moderati però hanno affossato tre candidature, quelle di Steve Scalise, Jim Jordan e Tom Emmer.