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Caso Walter Biot: il capitano di fregata condannato per spionaggio a 20 anni dalla corte d'assise di Roma

L'ex ufficiale della Marina e capitano di fregata, Walter Biot, è stato condannato dalla corte d'Assise di Roma, alla pena di 20 anni di carcere

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Il capitano di fregata ed ex ufficiale della Marina Militare Walter Biot è stato condannato a 20 anni di carcere corte d’assise di Roma. Il militare è stato ritenuto colpevole di spionaggio.

La sentenza di condanna per il capitano di fregata

La sentenza di condanna è stata letta ieri, venerdì 19 gennaio, dai giudici della corte d’assise di Roma al termine del processo che ha ritenuto il militare colpevole di rivelazione di notizie che per la sicurezza nazionale dovevano rimanere segrete e spionaggio, secondo quanto riportato dall’agenzia Nova.

Il 30 marzo 2021 fu sorpreso dai Ros a cedere documenti segreti a un funzionario russo in cambio di 5 mila euro.

Quando è stato arrestato, Walter Biot era in servizio al reparto Politica militare e pianificazione dello Stato maggiore della Difesa, dove uno dei suoi compiti era quello di “individuare e sottoporre al capo di Stato maggiore della Difesa le problematiche tecnico-militari, e le relative soluzioni, in materia di politica di sicurezza e difesa nazionale”.

Condanna superiore alla richiesta della procura

La condanna supera le richieste sollecitate dalla procura a 18 anni di carcere.

Una prima sentenza, quella del tribunale militare, aveva visto Biot condannato a 30 anni di carcere. Per entrambi i processi, sia quello penale che quello militare, per Biot cominceranno i processi in Appello.

Alexey Nemudrov, il capitano-spia espulso dall’Italia, coinvolto nel caso Biot

“Battaglia di civiltà, è determinato”

“Walter Biot è determinato. È una battaglia per lui ma anche di civiltà giuridica affinché nessuno possa essere giudicato a prove segrete”. Commenta così all’Adnkronos la sentenza l’avvocato Roberto De Vita difensore di Walter Biot, il capitano di fregata condannato dalla corte di assise di Roma a 20 anni di carcere.

L’avvocato del capitano di fregata commenta anche la sentenza del Tribunale militare: “Siamo passati da 30 anni a 20 anni: questo significa che più si approfondisce e si ragiona su come questo processo ha fatto spostare la bilancia della giustizia verso la ragion di Stato più che verso lo stato di diritto le pene si riducono” ha sottolineato il penalista.

“Proseguendo così e conoscendo quel che viene in Appello e in Cassazione siamo certi che prima poi ci sarà un giudice che riconoscendo i diritti dovrà riconsegnare Walter Biot alla sua famiglia”.

Fonte foto: ANSA/ISTOCK

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