Caso e caos Amuchina: sparita in Parlamento, ipotesi furto
Misteriosa sparizione nei bagni della Camera dei gel igienizzanti
Non si fa che parlare d’altro tra i vari argomenti legati al coronavirus. L’Amuchina e in generale tutti i gel igienizzanti, al pari delle mascherine, sono praticamente introvabili nelle farmacie, parafarmacie e negozi autorizzati. Ora è introvabile anche alla Camera dei Deputati. Dove sta facendo discutere il caso che ha visto sparire in poche ore i flacconi del liquido all’entrata e all’uscita dei bagni. Monta la polemica: che qualcuno se li sia rubati?
Nei giorni scorsi, con l’incedere dell’emergenza coronavirus, erano comparsi nella sede del Parlamento e del Senato diversi flaconi ed erogatori di Amuchina gel messi sui lavandini all’ingresso dei bagni per garantire una corretta igiene delle mani agli onorevoli e dei senatori.
Di certo un privilegio visto che in tutta Italia questi igienizzanti sono oramai da giorni introvabili se non a prezzi da capogiro in Internet con tanto di esposti per tentativo di truffa da parte delle associazioni di consumatori.
Ma, per una sorta di legge del contrappasso, anche i parlamentari della Repubblica sono rimasti senza Amuchina. Infatti sono spariti quasi subito i flaconi nei wc usati da deputati, funzionari e giornalisti accreditati di Montecitorio. Al loro posto sono rimaste solo le ‘locandine’ dove l’Organizzione mondiale della sanità spiega in undici passaggi ‘come lavarsi le mani con acqua e sapone’.
Difficile che qualcuno possa essere entrato in Parlamento per rubare i gel. Soprattutto in questo momento la sede della Camera dei Deputati è off limits per i non addetti ai lavoratori. Pensabile che qualche parlamentare si sia portato a casa l’Amuchina? Sarebbe il colmo… eppure qualcuno sui social il dubbio l’ha avanzato.
Già nei giorni scorsi la psicosi era risultata evidente nei Palazzi romani, con due deputati (Maria Teresa Baldini, di FdI, e il collega di FI Matteo Dall’Osso) che si erano presentati in Aula con le mascherine.