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Ciro Grillo e i tre amici scelgono il rito ordinario: cosa rischiano

Il figlio di Beppe Grillo e i suoi tre amici sono accusati di violenza sessuale di gruppo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sceglieranno il rito ordinario in caso di rinvio a giudizio Ciro Grillo e i suoi tre amici accusati di violenza sessuale di gruppo. Lo ha appreso l’Ansa da fonti vicine ai ragazzi. La decisione verrà comunicata nelle prossime ore al giudice dell’udienza preliminare di Tempio Pausania.

Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria sono accusati di aver violentato in gruppo una ragazza italo-norvegese di 19 anni e una sua amica a Porto Cervo, in Sardegna, nella casa del fondatore del Movimento 5 Stelle, il 17 luglio 2019.

Dopo il rinvio a giudizio chiesto dalla procura, il gup Caterina Interlandi aveva stabilito che le parti avrebbero dovuto indicare entro il 20 ottobre se preferire o meno il rito abbreviato. Ora è arrivata la decisione dei quattro indagati, arrivata dopo diverse riunioni con le rispettive famiglie e i legali.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera non si tratterebbe di una scelta condivisa fino in fondo da tutti, dato che due dei quattro ragazzi avrebbero preferito il rito abbreviato, che prevede lo sconto di pena. Ma alla fine avrebbe prevalso la necessità di presentarsi tutti assieme al processo.

Senza lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato il figlio di Beppe Grillo e i suoi tre amici rischiano pene dai sei ai dodici anni.

I fatti contestati sono avvenuti pochi giorni prima dell’entrata in vigore del codice rosso, che prevede pene più pesanti, dagli otto ai quattordici anni di reclusione.

Fonte foto: ANSA
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