Carol Maltesi, il dolore della mamma: "Cosa dirò al mio nipotino?". Poi rivolge un messaggio all'assassino
La mamma di Carol Maltesi è affranta dal dolore di aver perso la figlia. E al nipotino non sa cosa raccontare di quanto è accaduto
Il dramma di Carol Maltesi si arricchisce di ulteriori dettagli. La storia della giovane 26enne uccisa, fatta a pezzi e gettata in una scarpata ha sconvolto l’Italia, e ad aggiungere elementi ancor più tragici è la testimonianza della mamma, rilasciata a “La vita in diretta” su Rai 1.
Carol Maltesi, il dolore della mamma: “Lavorava solo per poter stare con il figlio”
Carol Maltesi si era avvicinata al mondo della pornografia durante il lockdown, dapprima attraverso piattaforme social amatoriali e poi su set professionali. Ai microfoni de “La vita in diretta”, la mamma di Maltesi ha spiegato: “Lei lavorava solo per poter stare vicina a suo figlio“.
Carol Maltesi, infatti, aveva un bimbo di 6 anni che aveva festeggiato il compleanno a fine febbraio. “Non le interessava altro, solo fare la mamma”, ha aggiunto la donna.
Carol Maltesi, il dolore della mamma: “Cosa dirò al mio nipotino?”
“Al mio nipotino come si può raccontare che la sua mamma non c’è più? Non è possibile che non c’è più, a lui manca tantissimo”, ha detto la donna, trattenendo le lacrime. “Non è possibile che questo bambino cerca la mamma e lei non c’è più. È una cosa bruttissima”.
Poi, all’uomo che ha ucciso la giovane ragazza, la mamma di Carol Maltesi ha rivolto un messaggio straziante: “Cosa posso dire? Perché ha fatto male a mia figlia? Perché? Perché? Perché?”.
Anche il padre della vittima ha parlato della vicenda scagliandosi contro l’assassino, definendolo un “mostro”, un “uomo diabolico”.
Carol Maltesi, la versione del gip: “L’ha uccisa perché non voleva che andasse via”
Davide Fontana, l’uomo reo confesso dell’omicidio, secondo il gip ha ucciso la 26enne perché non riusciva ad accettare di vivere senza di lei. Carol Maltesi, infatti, era intenzionata ad allontanarsi da Rescaldina per trasferirsi tra il Veronese – dove vive il figlio – e Praga.
“Non poteva assolutamente accettare che se ne andasse lontano – scrive il gip – abbandonandolo; e così, le toglieva barbaramente la vita, durante un gioco erotico che avevano concordato, approfittando della evidentemente incondizionata fiducia che la giovane riponeva in lui”.
Per il giudice, Fontana ha ucciso “una giovanissima donna, madre di un bimbo ancora in tenera età, ‘colpevole’ soltanto di volere seguire i propri progetti ed aspirazioni lontano dall’indagato”.
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