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Davide Fontana, dall'omicidio di Carol Maltesi alla confessione: cosa ha fatto nei tre mesi successivi

Dall'omicidio al ritrovamento del cadavere e alla successiva confessione sono passati tre mesi, cos'ha fatto in questo periodo il killer Davide Fontana?

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sono passati 69 giorni, quasi tre mesi, dal giorno dell’uccisione di Carol Maltesi al ritrovamento del corpo della giovane a Borno, in provincia di Brescia, il 20 marzo 2022. Solo una settimana dopo, martedì 29 marzo, Davide Fontana ha confessato di aver ucciso la ragazza. Dal 10 gennaio, giorno della scomparsa e dell’omicidio, al 29 marzo il killer ha vissuto con un terribile segreto. Ma cosa ha fatto in questi tre mesi?

L’incontro e l’omicidio durante un filmino hard

A ricostruire gli ultimi tre mesi di vita di Davide Fontana, il reo confesso killer di Carol Maltesi, è stato il Corriere della Sera. Un vero e proprio diario dell’orrore quello redatto dal quotidiano, che ha seguito passo passo la vicenda dal 10 gennaio al 29 marzo. È proprio la notte tra il 10 e l’11 gennaio che si consuma l’efferato omicidio, con Fontana e Maltesi che si incontrano a casa della vittima per girare dei filmini hard.

Nel corso di uno dei video, il killer colpisce ripetutamente con un martello la giovane, che aveva il capo all’interno di un sacchetto di plastica. Resosi conto di averla uccisa, le taglia la gola con un coltello da cucina e, secondo la versione data agli inquirenti, resta svariati minuti a osservarla prima di andare via. Il giorno dopo parte il piano per disfarsi del corpo, con gli acquisti di un’accetta e un seghetto di metallo per fare a pezzi il corpo.

I tentativi di disfarsi del cadavere di Carol Maltesi

Il piano di Fontana era quello di disfarsi del corpo per non farlo più trovare ai parenti. È per questo motivo che il killer, secondo quanto riportato dal Corriere, affitta un appartamento su Airbnb a Vavaro, in provincia di Varese, per dar fuoco ai resti della giovane.

Dopo aver disposto i sacchi neri sul barbecue alle spalle della casa, il 43enne desiste all’ultimo facendo ritorno a Rescaldina. Il corpo di Carol, come confessato dallo stesso Fontana, viene riposto in un freezer a casa della giovane.

Le ricerche e come ha sviato i parenti

Passano i giorni e parenti e clienti della giovane cominciano a insospettirsi. Il padre, Fabio Maltesi, la chiama senza avere risposta, chi invece ha bisogno di Charlotte Angie, alter ego della giovane sui social hard, non riesce a contattarla.

Davide Fontana, dall'omicidio di Carol Maltesi alla confessione: cosa ha fatto nei tre mesi successiviFonte foto: ANSA
I carabinieri mettono i sigilli a una delle abitazioni di Rescaldina

È qui che Davide Fontana svia il padre, rispondendo ai messaggi inviati e facendogli addirittura gli auguri il 19 marzo per la festa del papà. Fa di tutto per far sembrare che Carol sia ancora viva, pagando l’affitto dal conto della ragazza e aggiornando i profili social, poi però decide di chiudere tutto.

Il piano B e l’ennesima violenza

Nonostante il piano “perfetto”, c’è chi continua a cercare la giovane e Fontana capisce di aver fallito. Sarebbe quindi partito  il piano B, con le montagne di Borno scelte per disfarsi del corpo di Carol Maltesi. Prima di abbandonarlo nel luogo dove poi è stato ritrovato, il killer si rende però contro che alcuni tatuaggi avrebbero reso riconoscibili i resti della giovane. Con una lama allora decide di asportarli, ennesima violenza nella tragedia.

Mentre continua a vivere la vita di Carol, rispondendo ai messaggi di chi chiede informazioni del figlio della giovane, la mattina del 20 marzo Fontana giunge a Borno, si ferma in una piazzola e getta i sacchi in una scarpata. Poi torna a casa.

Il ritrovamento del cadavere e la confessione

A ritrovare il corpo della giovane, qualche ora dopo, è un abitante che sorveglia le discariche abusive alimentate dai turisti della domenica. Dopo alcuni giorni di rilievi e incroci con i video delle telecamere di sorveglianza lungo le strade di Borno, il cerchio si restringe alla figura di Fontana.

Il 29 marzo 2022, messo alle strette dagli investigatori, si presenta al comando provinciale dei carabinieri di Rescaldina denunciando la scomparsa di un’amica. Poche ore dopo confessa quanto accaduto, spiegando della tragedia avvenuta per caso.

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borno Fonte foto: ANSA
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