Caro bollette, Salvini propone l'armistizio: arriva la stangata, quanto costeranno luce e gas a ogni famiglia
Il caro bollette rischia di far saltare i bilanci di famiglie e imprese. Salvini propone un armistizio politico per trovare una soluzione
Il caro bollette continua a penalizzare famiglie e imprese italiane. A un mese dal voto la politica sembra pronta a discutere per frenare gli aumenti e da Matteo Salvini arriva una proposta di “armistizio”. Un’idea subito raccolta da Carlo Calenda, che invita anche gli altri leader a sedersi a un tavolo per trovare una soluzione in vista dei rincari di gas e luce previsti per il prossimo autunno.
- Caro bollette, ecco quanto spenderanno le famiglie
- La proposta di Salvini: un armistizio per contrastare il caro bollette
- Calenda raccoglie l'invito di Salvini sulle bollette
- Caro bollette e politica: i commenti di Letta e Conte
Caro bollette, ecco quanto spenderanno le famiglie
L’entità degli aumenti è stata calcolata da Assoutenti e non lascia spazio a dubbi: senza un intervento deciso per le famiglie e per le imprese si rischiano conseguenze estremamente pesanti. Nel 2021, secondo Assoutenti, ogni famiglia italiana ha speso 1.231 euro in più per gas e luce, con un aumento del 92,7% rispetto al 2020.
Nel 2022 si prevede una spesa per le bollette che arriverà a 2.558 euro. Ma la stangata definitiva, alla luce dei recenti aumenti delle materie prime energetiche, potrebbe arrivare nel 2023. Secondo i calcoli di Assoutenti il costo per luce e gas potrebbe raggiungere i 5.226 euro a famiglia.
La proposta di Salvini: un armistizio per contrastare il caro bollette
Costi insostenibili anche per le imprese, come ha sottolineato il leader della Lega Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa: “Aspettare un mese e mezzo è tardi e rischiamo una strage di imprese”.
Per questo motivo Salvini ha proposto un “armistizio tra i partiti” affinché “la politica si fermi, si riunisca e firmi un impegno sul caro energia”.
La proposta del leader della Lega è di portare la questione all’attenzione del Consiglio dei Ministri la prossima settimana e di riunire il Parlamento ai primi di settembre.
Calenda raccoglie l’invito di Salvini sulle bollette
Una proposta immediatamente raccolta da Carlo Calenda: “Meno male, almeno uno c’è arrivato. Dopo quattro giorni di insulti ma c’è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. È la stessa cosa. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro: Enrico Letta, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte”.
Secondo Calenda, prima di chiedere un intervento a Draghi “dobbiamo incontrarci noi” per discutere della “emergenza energetica nazionale che sta per fare chiudere aziende piccole, medie e grandi”.
Caro bollette e politica: i commenti di Letta e Conte
Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario del Partito Democratico Enrico Letta: “Chiediamo che venga messo un tetto al prezzo dell’energia, sia nazionale che europeo. Noi ci fidiamo del governo Draghi, e siamo sicuri che il governo Draghi sia in grado di realizzare un intervento tempestivo e molto efficace. È importante che tutti i partiti, impegnati in campagna elettorale, diano sostegno al governo Draghi, pieno sostegno al governo Draghi, per fare un intervento che sia il più tempestivo e il più efficace”.
“È evidente che la campagna elettorale non si può fermare, ma siamo disponibili a trovare soluzioni. Tutti i gruppi parlamentari possono, di comune accordo, all’unanimità, concordare una soluzione”, ha commentato il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.