Carabiniere ucciso, il dietrofront di Finnegan Lee Elder
Gli avvocati del giovane americano hanno ritirato la richiesta di scarcerazione
Gli avvocati di Finnegan Lee Elder, il giovane americano arrestato a Roma in seguito all’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, hanno ritirato la richiesta di scarcerazione.
A riferirlo è stato il legale del ragazzo, Renato Borzone: “È evidente che ci sono ancora investigazioni in corso, come quelle sugli abiti del carabiniere o dei ragazzi, e altre che non conosciamo. Il quadro generale manca di elementi, che non consentono un completo esercizio della difesa, che, finora, è fondata su una persona che ha mentito”. Il riferimento, come sottolineato da “Ansa”, che ha riportato le dichiarazioni dell’avvocato, è al collega di Mario Cerciello Rega, Andrea Varriale.
Intanto, nelle scorse ore, sono spuntate nuove rivelazioni sul caso del carabiniere ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019: Italo Pompei, il pusher da cui Finnegan Lee Elder e l’altro ragazzo americano Gabriel Natale Hjorth tentarono di acquistare della droga quella notte, avrebbe avuto un referente tra i Carabinieri. Si tratta di un appuntato, con cui, come riportato dal “Corriere della Sera”, risulterebbero duemila contatti negli ultimi due anni.