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POLITICA ESTERA

Kimberly Cheatle capo del Secret Service si dimette dopo l'attentato a Trump e le accuse dell'ex presidente

Ufficiali le dimissioni di Kimberly Cheatle, capo del Secret Service, dopo l'attentato alla vita di Donald Trump. A breve il nome del successore

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Kimberly Cheatle, capo del Secret Service, si è dimessa dopo un’audizione al Congresso riguardante l’attentato a Donald Trump durante il comizio in Pennsylvania il 13 luglio. Cheatle aveva precedentemente definito l’incidente “inaccettabile” e si era assunta la responsabilità per il fallimento nella protezione. Il presidente Usa Joe Biden ha lodato il suo impegno nel ruolo e ha annunciato la nomina di un nuovo direttore a breve.

Le dimissioni di Kimberly Cheatle, capo del Secret Service

La notizia delle dimissioni del capo del Secret Service era ormai ritenuta imminente, anticipata dall’emittente statunitense Abc.

Kimberly Cheatle ha ufficializzato la decisione dopo essere stata al centro di un’intensa audizione in Congresso lunedì 22 luglio, in relazione all’attentato alla vita dell’ex presidente Donald Trump lo scorso 13 luglio.


L’ex capo del Secret Service Kimberly Cheatle

Le parole di Joe Biden

Dopo il passo indietro di Cheatle, il presidente Joe Biden ha espresso il suo apprezzamento per il lungo servizio offerto al Paese, annunciando che un sostituto sarà nominato presto.

“Ha dedicato e rischiato la sua vita per proteggere il Paese” ha ricordato il presidente degli Stati Uniti, aggiungendo di attendere la revisione per appurare esattamente quanto accaduto in Pennsylvania.

“Sappiamo che quello che è accaduto quel giorno non può accadere mai più” ha chiarito Biden. “Prevedo di nominare un nuovo direttore del Secret Service a breve”.

L’ammissione di Kimberly Cheatle dopo l’attentato a Trump

“La missione solenne dei Servizi segreti è proteggere i leader della nostra nazione. Il 13 luglio abbiamo fallito”. Così Kimberly Cheatle aveva commentato i gravi fatti del 13 luglio, come si suol dire “mettendoci la faccia”.

“Da direttore dei servizi segreti degli Stati Uniti, mi assumo la piena responsabilità per qualsiasi mancanza di sicurezza. Stiamo collaborando pienamente con le indagini in corso. Dobbiamo scoprire cosa è successo” aveva aggiunto, parlando di “incidente inaccettabile”.

Le parole di Donald Trump

“L’amministrazione Biden/Harris non mi ha protetto adeguatamente e sono stato costretto a prendere una pallottola per la democrazia. È stato un grande onore farlo!” ha commentato Donald Trump su Truth Social in risposta alle dimissioni di Cheatle.

“Le dimissioni della direttrice del Secret Service erano dovute e avrebbe dovuto farlo una settimana fa” ha sostenuto invece alla stampa lo speaker della Camera Mike Johnson.

Le critiche al Secret Service

Il bilancio dell’attentato del 13 luglio riporta, oltre al ferimento di Donald Trump all’orecchio destro, anche la morte di un partecipante all’evento, Corey Comperatore.

Gli esperti si sono chiesti come mai non siano riusciti a proteggere adeguatamente l’area dell’incontro, soprattutto considerato che l’attentatore, Thomas Matthew Crooks, era già stato individuato come sospetto e avvistato prima che iniziasse a sparare.

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