Candidati elezioni Regionali 2024 in Piemonte: Cirio sfida Pentenero e Disabato, come e quando si vota
Tutto quello che c'è da sapere su come si vota alle elezioni Regionali 2024 in Piemonte: la guida completa, dai candidati al voto disgiunto e al ballottaggio
Sabato 8 e domenica 9 giugno in Piemonte si terranno le elezioni Regionali 2024 per eleggere il nuovo governatore e il Consiglio regionale. Gli elettori saranno chiamati a scegliere uno dei 5 candidati alla presidenza: Alberto Cirio (di Forza Italia, governatore uscente appoggiato dal centrodestra), Gianna Pentenero (centrosinistra), Sarah Disabato (M5S), Alberto Costanzo (Libertà), Francesca Frediani (attivista No Tav, lista Piemonte popolare). Ecco quando e come si vota.
- Elezioni Regionali Piemonte 2024: data, orari dei seggi, ballottaggio
- Chi sono i candidati
- Come si vota
- Assegnazione dei seggi
- Con che legge si vota
Elezioni Regionali Piemonte 2024: data, orari dei seggi, ballottaggio
Le elezioni Regionali 2024 in Piemonte si svolgeranno sabato 8 giugno (seggi aperti dalle 15 alle 23) e domenica 9 giugno (seggi aperti dalle 7 alle 23), in concomitanza con le elezioni Europee.
Alla chiusura, si procederà immediatamente con lo spoglio. Al contrario delle amministrative, ossia le elezioni che eleggono il sindaco di un Comune, alla Regionali non è previsto il ballottaggio: la partita si chiude quindi al primo turno.
Chi sono i candidati
In Piemonte la partita è tra:
- Alberto Cirio (centrodestra);
- Gianna Pentenero (centrosinistra e Stati Uniti d’Europa);
- Sarah Disabato (M5S);
- Alberto Costanzo (Libertà);
- Francesca Frediani (Piemonte popolare).
Come si vota
L’elettore avrà una scheda e troverà nei rettangoli il nome e il cognome della persona candidata alla carica di presidente.
Nella parte a sinistra saranno invece presenti i simboli delle liste che sostengono il candidato alla carica di governatore.
Gli elettori potranno, a scelta, esprimere il voto:
- per una lista circoscrizionale, tracciando un segno sul relativo contrassegno. In tale caso, il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato Presidente collegato alla lista. Se il candidato si limita a esprimere il voto di preferenza a fianco di un contrassegno di una lista, il voto si intende espresso a favore di tale lista a condizione che il candidato sia presente nella lista medesima. Ove tale condizione sia rispettata, il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato Presidente collegato alla lista;
- per il candidato Presidente e per la sua lista regionale, tracciando un segno sul nome del candidato prescelto o sul contrassegno della lista regionale, e per una lista circoscrizionale a lui collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno;
- per il solo candidato Presidente e per la sua lista regionale, senza alcun voto di lista circoscrizionale, tracciando un segno sul nome del candidato prescelto o sul contrassegno della lista regionale (il tal caso, il voto è assegnato unicamente al candidato Presidente);
- per un candidato Presidente e per la sua lista regionale, tracciando un segno sul nome del candidato prescelto o sul contrassegno della lista regionale, e per una lista circoscrizionale non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno (cosiddetto voto disgiunto).
L’elettore può esprimere fino a due preferenze scrivendo il cognome, ovvero il nome e cognome dei candidati compresi nella lista stessa: l’espressione di due preferenze per candidati appartenenti allo stesso sesso comporta l’annullamento della seconda preferenza.
Assegnazione dei seggi
Con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 12/2024, sono stati assegnati alle circoscrizioni elettorali corrispondenti al territorio della Città metropolitana di Torino e delle province piemontesi, proporzionalmente alla loro popolazione, i 40 seggi proporzionali:
- Torino: 21
- Cuneo: 5
- Alessandria: 4
- Novara: 3
- Asti: 2
- Biella: 2
- Vercelli: 2
- Verbano-Cusio-Ossola: 1
Con che legge si vota
La nuova legge elettorale valida per il 2024 è stata approvata in Piemonte nel luglio 2023.
Ecco le novità:
- incompatibilità tra il ruolo di assessore regionale e quello di consigliere regionale, per questo motivo viene istituita la supplenza dei consiglieri assessori: le funzioni di consigliere regionale sono sospese per il periodo in cui si svolgono quelle di assessore;
- 40 dei 50 seggi sono attribuiti con sistema proporzionale in liste circoscrizionali concorrenti, gli altri 10 con sistema maggioritario sulla base di liste regionali abbinate al candidato Presidente;
- il premio di maggioranza determina che alla coalizione vincente vada almeno il 55% dei seggi, ovvero 28, in caso di vittoria con una percentuale inferiore al 45% dei voti validi; almeno il 60% dei seggi, cioè 30, in caso di vittoria uguale o superiore al 45% e inferiore o uguale al 60% dei voti validi; infine almeno il 64% dei seggi, quindi 32, in caso di vittoria con percentuale uguale o superiore al 60% dei voti validi;
- soglia di sbarramento al 5% per le coalizioni e al 3% le liste singole.
- parità di genere: nessuno dei 2 sessi, sia nelle liste circoscrizionali sia in quelle regionali, può essere rappresentato in misura superiore al 60% dei candidati tenendo inoltre conto dell’alternanza fin dove possibile;
- introdotta la preferenza di genere permettendo all’elettore di esprimere fino a 2 preferenze, con annullamento della seconda in caso di preferenze per candidati dello stesso sesso.
- le liste sono composte da 10 candidati e da un numero variabile di candidati supplenti (da 2 a 4) che entrano a farne parte solo in caso di eventuale esclusione di uno dei 10 indicati.