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CRONACA

Camilla Canepa morta dopo Astrazeneca, cosa è emerso dalla perizia

I periti della procura fanno chiarezza sulla morte della 18enne di Sestri Levante, deceduta 9 giorni dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Camilla Canepa era sana, non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco che potesse interferire con il vaccino anti Covid. È quanto si legge nella relazione firmata dai consulenti tecnici della procura di Genova che indaga sulla morte della studentessa 18enne di Sestri Levante, deceduta nel giugno scorso 9 giorni dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca in un Open Day organizzato in Liguria.

Nel documento depositato in procura, riporta Repubblica, il medico legale Luca Tajana e l’ematologo Franco Piovella scrivono che la morte per trombosi cerebrale “è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid“.

Secondo quanto ricostruito dai due esperti, la reazione al vaccino era già in atto al primo ricovero in ospedale e la sua condizione “poteva essere interpretata come tale ma in quel contesto e in quella fase storica ancora se ne parlava poco e non era così di facile intuibilità una correlazione”.

Nella perizia inoltre viene evidenziato che la compilazione del modulo di anamnesi e la somministrazione del vaccino sono state fatte correttamente.

Secondo i consulenti della procura non ci sono “azioni penalmente rilevanti” per quanto riguarda l’operato dei medici vaccinatori e del personale sanitario del pronto soccorso di Lavagna e del San Martino di Genova.

Su questo punto però i familiari della 18enne, assistiti dall’avvocato Angelo Paone, si riservano ulteriori approfondimenti con il proprio consulente.

Morte Camilla Canepa: la ricostruzione dei fatti

Camilla Canepa si era presentata all’ospedale di Lavagna il 3 giugno con un fortissimo mal di testa e fotosensibilità.

I medici le avevano fatto una tac senza liquido di contrasto, risultata negativa, e avevano tenuto la ragazza in osservazione.

I medici le avevano trovato le piastrine basse e avevano chiesto alla giovane se in famiglia qualcuno avesse avuto problemi di piastrine in passato. Da quanto emerso, sarebbe stato indicato uno zio con quei problemi.

Il 5 giugno Camilla era tornata in ospedale, ma il quadro clinico era ormai gravissimo. Sottoposta a due interventi all’ospedale San Martino di Genova, è morta dopo tre giorni.

Martedì 15 giugno l’autopsia ha confermato il decesso della ragazza per emorragia cerebrale.

Fonte foto: ANSA
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