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Cagliari, nuovo crollo all'Università: cede il tetto degli uffici Erasmus, cresce la rabbia dei dipendenti

Il tetto degli uffici Erasmus è venuto giù proprio mentre la stanza era occupata da due dipendenti

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Non c’è pace per l’Università di Cagliari che dopo il crollo dell’Aula Magna di tre giorni fa registra un nuovo cedimento all’interno della struttura accademica. A essere coinvolta, questa volta, è la parte degli uffici Erasmus, col soffitto degli uffici ‘Ismoka’ di Via San Giorgio 12 che è crollato questa mattina.

Crolla il soffitto degli uffici Erasmus

Il nuovo crollo che ha coinvolto l’Università di Cagliari è avvenuto, come detto, negli uffici Erasmus dell’istituzione accademica in via San Giorgio 12. A cedere, secondo quanto riferito, è stata una parte del soffitto in cartongesso e al momento del crollo erano presenti due dipendenti.

Fortunatamente i due sono riusciti a evitare le macerie e i calcinacci, riuscendosi a spostare in tempo. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, tutti i dipendenti sono stati mandati a casa e l’area è stata sbarrata in attesa dell’intervento dell’ufficio tecnico dell’Ateneo. La direzione universitaria successivamente ha anche emanato un comunicato annunciando la chiusura degli uffici: “Si interdice temporaneamente l’accesso a tutto il personale al suddetto locale e a quello soprastante fino a successiva comunicazione da parte della Direzione Investimenti, Manutenzione Immobili e Impianti”.

La rabbia dei dipendenti

A parte il comunicato diramato per invitare i dipendenti e gli studenti a non recarsi in struttura, da parte dell’Ateneo di Cagliari non è arrivato alcun commento alla vicenda. Ma è chiaro come il clima sia tesissimo all’interno delle stanze dell’Università, con i dipendenti che una volta saputo del nuovo crollo hanno esternato tutta la loro rabbia.

Soltanto tre giorni, infatti, il crollo dell’Aula Magna della facoltà di Lingue non ha provocato una tragedia solo per l’orario in cui è avvenuto (in tarda serata), ma il cedimento odierno poteva avere un bilancio molto pesante visto che è avvenuto in pieno orario lavorativo e con dipendenti presenti.

Le indagini dopo i crolli

L’ennesimo crollo ha fatto quindi risuonare il campanello d’allarme degli inquirenti che già da mercoledì mattina, giorno successivo al primo cedimento dell’Aula Magna, hanno aperto le indagini per cercare di chiarire cause e responsabili.

Nel mirino dei pm figurano il rettore Francesco Mola, il direttore generale dell’Ateneo Aldo Urru, la dirigente del settore investimenti, manutenzione immobili e impianti Antonella Sanna e Agostino Zirulia del settore investimenti e manutenzioni edilizia e impianti.

Fonte foto: ANSA

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