Cade in una vasca di cemento, morto operaio 55enne in un’azienda nell’avellinese
L’incidente avvenuto ieri sera a Montefredane, Avellino. Un operaio è caduto in una vasca profonda circa 10 metri, adibita alla lavorazione del cemento
Ancora una morte sul lavoro. Stavolta è successo a Montefredane, in provincia di Avellino.
Un operaio di 55 anni, per cause ancora da accertare, è caduto in una vasca adibita alla produzione di cemento. Per lui nulla da fare.
L’incidente sul lavoro
L’incidente mortale è avvenuto nella serata di ieri, 17 novembre. Un operaio di 55 anni, al lavoro in un’azienda che produce manufatti in cemento, è precipitato in una vasca profonda circa 10 metri, adibita proprio alla lavorazione del materiale.
Non sono state rese note le generalità dell’uomo, e non è ancora chiara la dinamica che ha causato l’incidente. Sono in corso gli accertamenti dei Carabinieri della Compagnia di Avellino, intervenuti sul luogo dell’avvenimento.
Il corpo dell’operaio, che pare sia deceduto sul colpo, è stato recuperato dai Vigili del Fuoco. Sul posto anche gli operatori del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
Disposta l’autopsia sulla salma
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, una volta recuperata, la salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino.
Nei prossimi giorni, all’interno del nosocomio avellinese, verrà effettuata l’autopsia disposta dalla procura della repubblica di Avellino, nella speranza di riuscire a far luce sulle cause che hanno portato alla morte dell’operaio.
Morti sul lavoro nel 2022
Quello di ieri è l’ennesimo decesso che si aggiunge alla lista di morti sul lavoro di quest’anno. Secondo l’ultimo rapporto dell’INAIL, che prende in esame in primi nove mesi di quest’anno, sono state 790 le vittime registrate finora.
Un totale di quasi tre vittime al giorno (almeno tra quelle ufficialmente registrate), che anche se fa segnare un calo del 13,2% rispetto al dato dell’anno precedente, resta comunque un numero molto alto.
In contrasto però è il dato sulle denunce di infortunio registrate nello stesso periodo. Da gennaio a settembre sono state 536.002 gli infortuni notificati, in aumento del 35,2% rispetto all’anno precedente.