Burioni-San Raffaele, la lite continua. Provocazione del virologo
Prosegue la polemica tra Roberto Burioni e il Gruppo San Donato, di cui fa parte il San Raffaele di Milano
Non accenna a placarsi la nuova polemica che vede protagonisti Roberto Burioni, virologo e professore ordinario all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, e il gruppo San Donato (di cui l’ospedale San Raffaele fa parte). Su ‘Twitter’ gli utenti si sono schierati con l’hashtag #iostoconBurioni, salito ai vertici delle Tendenze in Italia. Ma procediamo con ordine.
Burioni, il 10 novembre, ha pubblicato questo tweet: “Alcuni dicono che i pronto soccorso sono affollati da persone in preda al panico, e può essere vero. Ma quelle centinaia di persone che finiscono ogni giorno al cimitero a causa di Covid-19, sono spinte dal panico? Basta bugie. Basta bugie. Basta Bugie“.
Il Gruppo San Donato (di cui il San Raffaele fa parte) ha diffuso una nota per prendere le distanze “dal pensiero del professore, in quanto le sue considerazioni sono del tutto infondate dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid”.
Secondo ‘La Repubblica’, inoltre, lo scorso 2 novembre la responsabile comunicazione del gruppo avrebbe inviato ai suoi esponenti più influenti dal punto di vista dei media una mail riservata per raccomandarsi a mantenere un tono rassicurante sull’emergenza Covid in Italia.
La polemica è quindi esplosa anche su ‘Twitter’, dove gli utenti si sono schierati al fianco del noto virologo.
Lo stesso Burioni ha ricondiviso alcuni messaggi di sostegno e, in risposta al fumettista Tito Faraci, che ha affermato “Niente fa più male del fuoco amico, solitamente alle spalle. Solidarietà per Roberto Burioni”, ha scritto: “A causa del fuoco amico sono clinicamente morto“.
La frase sul “coronavirus clinicamente morto” era stata pronunciata alcuni mesi fa dal professor Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano.