Burioni positivo al Covid: “Se non sono in ospedale è grazie alla quarta dose”
Il virologo Roberto Burioni, intervistato da casa nel corso del programma “Che Tempo Che Fa”, ha raccontato la sua esperienza da positivo al Covid
Nel corso dell’ultima puntata di “Che Tempo Che Fa“, andata in onda domenica 9 ottobre, il noto virologo Roberto Burioni ha spiegato di non poter essere in studio perché risultato positivo al Covid.
Successivamente, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Burioni ha raccontato la sua esperienza e si è soffermato sull’efficacia dei vaccini, soprattutto per prevenire l’ospedalizzazione.
Burioni positivo al Covid
“”Il vaccino fa sì che io possa essere qui e non in ospedale, con febbre, tosse, mal di testa e una voce alla Barry White” ha ironicamente detto Roberto Burioni nel corso della sua intervista.
Il virologo, che aveva fatto la quarta dose da neanche una settimana, ha realizzato quasi casualmente di essere stato raggiunto dal virus.
“Stavo uscendo per andare a fare lezione quando un colpo di tosse, all’apparenza banale, mi ha fermato. Ho fatto subito un tampone a casa e ho scoperto di essere positivo” ha raccontato Burioni al Corriere della Sera.
L’annuncio della positività di Burioni
Roberto Burioni, ospite assiduo del programma di Fabio Fazio “Che Tempo Che Fa”, in onda su Rai3, aveva rivelato domenica scorsa durante la trasmissione la propria positività.
Nel corso del programma di Fazio, il professore si è soffermato a parlare dei vaccini: “Il vaccino non ha più una grande efficacia nella protezione contro l’infezione. Fino alla Delta aveva un’alta efficacia ma ora non è più così e io ne sono l’esempio. Sicuramente però continua a limitare le conseguenze della malattia. Come vedete io non sto molto male”.
L’importanza dei vaccini
E nonostante il vaccino non sia chiaramente un’arma definitiva per scongiurare le infezioni, resta comunque “molto efficace nell’evitare conseguenze molto gravi”.
Con l’arrivo delle nuove varianti, ha spiegato ancora il dott. Burioni, “lo scenario è completamente cambiato da quello dello scorso anno”, anche se non possiamo più permetterci chiusure e nuovi lockdown.
“La quarta dose è un’arma in più. Con questo virus dobbiamo conviverci, a meno di vaccini miracolosi che non si vedono però all’orizzonte” ha chiosato il virologo sul Covid, salvo poi dedicare un breve passaggio ai vaccini per le influenze stagionali.
“È un vaccino che non ha una protezione molto alta ma è molto sicuro ed è consigliabile farlo. Anche perché l’influenza non è una passeggiata quando si contrae ed è meglio essere protetti”.
Insomma, alla fine dei giochi il discorso non cambia: “La raccomandazione rimane, vaccinatevi appena potete”.