Bufera sul ministro Piantedosi per le parole sui migranti morti a Crotone: poi lo scontro con Enrico Mentana
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è nella bufera per le sue affermazioni sul naufragio a Crotone. Cos'ha detto e la polemica con Mentana
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è finito nella bufera per le sue affermazioni dopo il tragico naufragio di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Per questo arriva la risposta piccata anche da parte di Medici Senza Frontiere. Sull’ennesima strage di migranti, inoltre, Enrico Mentana ha attaccato Piantedosi dopo una lettera del Viminale durante una puntata di ‘Non è l’arena’.
- Piantedosi nella bufera per le parole sui migranti
- Lo scontro con Enrico Mentana
- Il bilancio del naufragio di Crotone
Piantedosi nella bufera per le parole sui migranti
Non sono piaciute le parole usate da Matteo Piantedosi di fronte ai giornalisti nelle ultime ore.
Nel commentare la strage di migranti a Crotone, il ministro dell’Interno ha detto: “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”. La notizia arriva da ‘Adnkronos’.
Subito è arrivata la risposta di Medici Senza Frontiere riportata da ‘Rainews’: “Il discorso è che a monte bisognerebbe creare dei canali di flusso, chiediamo la possibilità alle persone di potersi spostare in Europa in maniera sicura”.
La replica arriva da Sergio Di Dato, responsabile dell’intervento al largo di Crotone.
Lo scontro con Enrico Mentana
Nella serata di ieri, domenica 26 febbraio, durante una puntata di ‘Non è l’arena’ ha parlato il medico soccorritore Orlando Amodeo.
Il medico ha detto: “Credo che quando una tragedia come quella di oggi si può evitare, si deve evitare. Invece oggi non si è evitata. Una tragedia è una cosa inevitabile, invece penso che oggi forse la tragedia si è forse quasi voluta. Mi dispiace dirlo però è così. Se io so che una nave è in difficoltà, e lo so da ieri, vado incontro a questa nave. Perché non si è fatto?”.
Le dichiarazioni di Amodeo non sono piaciute al Viminale, che ha subito inviato un’agenzia Adnkronos allo studio annunciando che il Ministero dell’Interno “sottoporrà all’Avvocatura dello Stato le gravissime false affermazioni diffuse da alcuni ospiti al fine di promuovere in tutte le sedi la difesa dell’onorabilità del Governo, del Ministro Piantedosi, di tutte le articolazioni ministeriali e di tutte le istituzioni che sono da sempre impegnate nel sistema dei soccorsi in mare”.
Subito è arrivata la replica di Enrico Mentana, che in collegamento con ‘Non è l’arena’ ha parlato di minaccia e di “atto di non umiltà”: “Facciamo nostre le parole che sono state dette, così l’Avvocatura dello Stato se la prende anche con noi”.
La replica è arrivata anche da Massimo Giletti, conduttore del format: “In una televisione libera gli ospiti devono dire quello che sentono”.
Il bilancio del naufragio di Crotone
Nell’ultima ora è stato recuperato un altro corpo senza vita.
Si tratta di una giovanissima di circa 14 anni. Con questo ritrovamento sale a 63 il numero delle vittime accertate.
Inoltre, la squadra mobile di Crotone ha fermato altre tre persone sospettate di essere gli scafisti che pilotavano il barcone naufragato domenica mattina. Ciò è stato possibile anche grazie alle testimonianze dei sopravvissuti.
Nella serata di domenica è stato fermato un altro sospettato che in questo momento si trova all’ospedale di Crotone per aver contratto il Covid.