Bruno Astorre e il tweet di Renzi che fa pensare al suicidio del senatore: cosa ha scritto l'ex premier
Il tweet sulla morte di Bruno Astorre da parte del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, va pensare al suicidio del senatore del Pd: cosa ha scritto
La morte improvvisa del senatore del Pd, Bruno Astorre, ha lasciato gli esponenti della politica di sasso. Dalla premier Giorgia Meloni al presidente del Senato Ignazio La Russia, passando ovviamente dalla nuova segretaria dem Elly Schlein fino ai suoi avversari politici: tutti sono stati colti alla sprovvista. Compreso l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi: il leader di Italia Viva, infatti, ha pubblicato un tweet in cui, rivolgendosi ad Astorre, sembra far riferimento al suicidio del senatore. Allo stato attuale, la Procura ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio come atto dovuto.
Il tweet di Matteo Renzi su Bruno Astorre
Matteo Renzi, poco prima delle 15 di venerdì 3 marzo, circa due ore dopo la notizia della morte di Bruno Astorre, ha espresso il suo cordoglio su Twitter.
“Ciao Bruno. Sei stato un signor professionista della politica, fiero di esserlo. Nei rapporti umani ‘sorridevi e sapevi sorridere’. Sei stato un uomo vero, anche nei confronti più accesi. Mi spiace di non aver capito niente prima della tragedia. Una preghiera per i tuoi. Riposa in pace, amico di mille battaglie, riposa in pace”.
L’ipotesi del suicidio
Il tweet di Matteo Renzi sembra alludere al suicidio di Bruno Astorre, 59 anni: ne avrebbe compiuti 60 il prossimo 11 marzo.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, la Procura di Roma ha avviato, come atto dovuto, un fascicolo di indagine: il procedimento, come avviene in questi casi, è rubricato come istigazione al suicidio.
È previsto un sopralluogo a Palazzo Cenci da parte del pm di turno: dopodiché, esaminate le risultanze dell’atto istruttorio, la Procura valuterà se disporre l’autopsia.
L’esame autoptico viene comunque preceduto da una prima verifica sul posto del medico legale.
Chi era Bruno Astorre
Nato a Roma l’11 marzo 1963, era senatore dal 2013. Dal 2018 era segretario regionale del Pd nel Lazio.
Era sposato con Francesca Sbardella, sindaca di Frascati eletta proprio coi dem.