Brindisi, incendio nel centro per migranti di Restinco: un morto. L'origine del rogo
Un migrante è morto nel Cpr brindisino in seguito a un incendio divampato mentre dormiva: ad appiccare le fiamme sarebbe stato un altro ospite della struttura
Un incendio scoppiato lunedì 19 dicembre nel Centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti (Cpr) di Restinco, a Brindisi, ha causato la morte di un uomo ospite della struttura.
Secondo quanto si apprende da fonti della polizia, le fiamme sarebbero state appiccate intenzionalmente da un altro migrante. Sul posto insieme alle forze dell’ordine sono intervenuti i Vigili del fuoco e il personale sanitario.
Incendio nel centro migranti a Restinco
A perdere la vita, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Agi, è stato un uomo originario del Marocco. Mentre dormiva sarebbe rimasto intossicato dal fumo che si è sprigionato a seguito del rogo che si è propagato all’interno del Cpr.
Per la vittima, che avrebbe poco meno di 40 anni, non c’è stato nulla da fare. A causa dell’incendio un’altra persona sarebbe rimasta ferita: dopo essere stata trasportata in ospedale sarebbe stata medicato e poi dimessa.
L’origine del rogo
Secondo una prima ricostruzione dei fatti le fiamme sarebbero divampate proprio nell’area del dormitorio.
Ad appiccare il fuoco sarebbe stato un migrante proveniente dal Gambia, che in segno di protesta avrebbe bruciato un materasso da cui si sarebbe poi sprigionata una grande quantità di fumo. L’episodio si sarebbe verificato intorno alle 13, provocando il panico nella struttura.
Tuttavia nelle ore precedenti altri roghi di portata minore erano stati appiccati per le stesse ragioni e prontamente spenti dai Vigili del fuoco del comando locale. Stando a quanto reso noto dall’Agi, l’incendio risultato fatale per il migrante morto nel sonno si sarebbe propagato molto velocemente.
Cosa sono i Cpr
I centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti sono strutture destinate a ospitare in attesa dell’espulsione i cittadini stranieri sprovvisti del regolare permesso di soggiorno. Non si tratta quindi di autori di reati, ma di persone che hanno violato una disposizione amministrativa. Attualmente i Cpr in Italia sono dieci.