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Bozzoli latitante in fuga da 10 giorni, interrogata di nuovo la compagna Antonella Colossi: il punto

Le ultime novità sul caso Bozzoli, il latitante in fuga da 10 giorni su cui pende un mandato di arresto europeo ed extra-Schegen

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Paola Palazzo

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Su Virgilio Notizie si occupa di vari settori, dalla cronaca alla cultura, ma la sua più grande passione sono la moda e le tendenze. Durante il Master di Giornalismo alla Lumsa di Roma, muove i primi passi nelle redazioni di testate online e televisive. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali nazionali e locali

Non si fermano le ricerche di Giacomo Bozzoli, il 39enne bresciano condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario nel 2015. Il latitante è in fuga da ormai 10 giorni e su di lui pende un mandato di arresto europeo, esteso anche ai Paesi extra-Schegen. Nel frattempo gli inquirenti hanno ascoltato per la seconda volta Antonella Colossi, la compagna dell’uomo.

Le parole della compagna

Secondo interrogatorio per Antonella Colossi, compagna di Giacomo Bozzoli che nel 2015 ha ucciso e gettato nel forno della fonderia di famiglia suo zio Mario Bozzoli.

Nella serata di martedì 9 luglio, Antonella Colossi è stata ascoltata in Procura in qualità di persona informata dei fatti. Secondo quanto riportato da Sky Tg24, dai suoi racconti emergono ricostruzioni vaghe, accompagnate da numerosi “non lo so” e “non mi ricordo”.

 Giacomo Bozzoli durante la lettura della sentenza. Tribunale di Brescia, 30 settembre 2022 

Durante l’interrogatorio, Colossi ha nuovamente dichiarato di non sapere dove si trovi il suo compagno, che nel frattempo continua la sua fuga in solitaria in un luogo ancora sconosciuto agli inquirenti. Inoltre, la compagna del latitante ha ribadito di essere “sicura che sia innocente“.

Il primo interrogatorio di Antonella Colossi

Si tratta del secondo interrogatorio per Antonella Colossi: il primo è avvenuto venerdì 5 luglio, subito dopo essere rientrata da Marbella con il figlio di 9 anni di Bozzoli.

“Fino alla sera della sentenza, io, Giacomo e nostro figlio siamo stati insieme – ha dichiarato la donna al comando provinciale dei carabinieri – Non so che fine abbia fatto Giacomo mentre io e mio figlio siamo tornati in Francia con un passaggio in auto e poi mi sono ritrovata su un treno per Milano”.

Successivamente, ha affermato di non riuscire a ricostruire i propri movimenti degli ultimi giorni, spiegando che “uno shock” causato dalla sentenza le avrebbe fatto perdere la memoria.

Proseguono le ricerche

Di Giacomo Bozzoli non si hanno notizie da 10 giorni. Secondo quanto ricostruito finora, le indagini stanno seguendo due piste: una europea e l’altra extra-Schegen.

Le ultime tracce del latitante risalgono allo scorso 30 giugno quando si trovava ancora a Marbella, in Spagna. A confermarlo ci sono i fotogrammi delle telecamere di sorveglianza di un resort locale, consegnati dalla polizia spagnola alle autorità italiane.

Dall’altra parte, l’Interpol sta esaminando l’ipotesi di una possibile fuga in Sud America, dove l’uomo potrebbe essersi rifugiato usando una falsa identità e documenti contraffatti per eludere controlli.

Fonte foto: ANSA

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