Bombe ed esplosioni a Copenaghen vicino all'ambasciata di Israele: sale la paura dopo gli spari a Stoccolma
Due esplosioni nella zona dell'ambasciata di Israele a Copenaghen, forse per due granate lanciate. Cresce la paura dopo gli spari a Stoccolma, in Svezia
Israele sotto attacco, ma non solo in Medio Oriente. In poche ore, infatti, le ambasciate a Stoccolma e Copenaghen sono state prese di mira. In Svezia, martedì 1 ottobre, sono stati sparati colpi d’arma da fuoco. In Danimarca, mercoledì 2 ottobre, le esplosioni udite nella zona dei diplomatici israeliani sarebbero state causate dal lancio di bombe a mano. In entrambi gli episodi non si registrano feriti. Tre arresti per quello avvenuto a Copenaghen, coinvolte persone tra i 15 e i 20 anni.
- Cosa sappiamo sulle esplosioni a Copenaghen
- L'ipotesi delle bombe a mano contro l'ambasciata di Israele
- Tre arrestati: hanno tra i 15 e i 20 anni
- Il precedente a Stoccolma poche ore prima
Cosa sappiamo sulle esplosioni a Copenaghen
La mattina di mercoledì 2 ottobre, intorno alle 7, due esplosioni si sono verificate nella zona di Copenaghen in cui sorge l’ambasciata di Israele.
La polizia danese ha comunicato che non ci sono stati feriti: sono in corso delle indagini per capire se l’obiettivo fossero proprio gli uffici dei diplomatici israeliani.
L’ipotesi delle bombe a mano contro l’ambasciata di Israele
Gli agenti hanno aggiunto che a causare le esplosioni sarebbero state due bombe a mano, probabilmente delle granate, riporta il quotidiano Berlingske.
Tre arrestati: hanno tra i 15 e i 20 anni
Nel frattempo, la polizia ha reso noto di aver arrestato 3 persone.
Sempre secondo Berlingske, avrebbero tra i 15 e i 20 anni.
Il precedente a Stoccolma poche ore prima
Le esplosioni a Copenaghen hanno seguito di poche ore gli spari a Stoccolma, sempre contro l’ambasciata di Israele.
In Svezia, la segnalazione era arrivata alla polizia alle ore 18 di martedì 1 ottobre, in seguito a un forte scoppio avvertito in una strada vicina agli uffici diplomatici israeliani, nel centro della capitale svedese.
La portavoce delle forze dell’ordine, Rebecca Landberg, ripresa da AFP ha reso noto di aver “trovato elementi” che indicherebbero effettivamente come gli spari fossero rivolti contro l’ambasciata, “ma non possiamo divulgare ulteriori dettagli poiché l’indagine è ancora in corso”.
Al momento non sarebbe stato fermato nessuno, ma la polizia sta passando al setaccio i video della sorveglianza.
TV4, emittente svedese, ha riferito che un’arma e un bossolo sono stati trovati all’interno o nelle vicinanze dell’ambasciata.
A maggio un episodio simile, sempre a Stoccolma, culminato con diversi arresti.