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Cosa sono le bombe al fosforo, che effetti hanno e perché la Russia non potrebbe usarle in Ucraina

Gli ucraini denunciano l'impiego di bombe al fosforo bianco da parte delle forze russe. Cosa sono e perché sono vietate

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La Russia starebbe usando bombe al fosforo bianco nella guerra d’invasione dell’Ucraina. A denunciare l’uso di questo tipo di arma, vietata dalla Convenzione di Ginevra del 1980, sono stati sia il sindaco di Irpin, città alla periferia di Kiev dove si combatte da tempo, e il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina. Ma cosa sono le bombe al fosforo, quali effetti hanno e perché la Russia non potrebbe usarle?

Bombe al fosforo in Ucraina: la denuncia

L’uso di bombe al fosforo da parte delle forze russe è stato denunciato ieri dal sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, secondo quanto riporta The Kyiv Independent. “Le forze russe hanno preso di mira le città satellite di Kiev con bombe al fosforo la notte del 22 marzo”, ha detto Markushin.

Un’altra denuncia è arrivata dalla regione di Lugansk, nell’est del Ucraina, nell’area contesa del Donbass. A riferire l’uso delle bombe al fosforo è stato il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian: “Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo”.

The Kyiv Independent riporta che i russi avrebbero impiegato munizioni al fosforo anche contro la città di Kramatorsk, nell’est del Paese, secondo quanto riferito dal vice capo della polizia di Kiev. Al momento non ci sono conferme indipendenti sull’impiego da parte delle forze russe di bombe al fosforo bianco nella guerra in Ucraina.

Bombe al fosforo: cosa sono

Nonostante non rientrino nella classificazione ufficiale di armi chimiche, le bombe al fosforo bianco impiegano una sostanza chimica – il fosforo bianco appunto – che può provocare ingenti ustioni ed è gravemente tossica per ingestione e inalazione.

 Una foto satellitare che mostra i bombardamenti su Irpin

Vietate dalla Convenzione di Ginevra del 1980, sono state ampiamente utilizzate dagli americani durante la guerra del Vietnam, ma anche nel conflitto in Iraq e nella guerra civile in Siria.

Le armi al fosforo – bombe, razzi, granate o proiettili di artiglieria – sono classificate come munizioni incendiarie. Si basano su uno specifico composto chimico, il fosforo bianco, una sostanza che ha proprietà piroforiche, cioè che si incendia spontaneamente a contatto con l’aria. Per questo il fosforo viene normalmente conservato sotto azoto o sott’acqua.

Quando interagisce con l’ossigeno, il fosforo bianco si accende e brucia, producendo una densa coltre di fumo bianco. Per questo le munizioni al fosforo vengono spesso usate come “oscuranti”, per creare cortine fumogene, e come munizioni “traccianti”. Ma possono venire impiegate anche come armi incendiarie.

Bombe al fosforo: quali effetti hanno

Come detto il fosforo bianco può essere impiegato come arma incendiaria in grado di bruciare persone o obiettivi militari. A causa della sua alta reattività con l’aria il fosforo bianco si incendia e può provocare ustioni che continuano a “bruciare” fino all’esaurimento della sostanza.

Quando viene a contatto con l’ossigeno nell’aria il fosforo bianco innesca il rilascio di calore e anidride fosforica, che a sua volta reagisce con i composti contenenti acqua (come i tessuti dell’organismo umano) sprigionando acido fosforico. A contatto con la pelle crea ustioni e necrosi.

Il fosforo bianco è letale e nocivo anche per inalazione e ingestione. L’inalazione dei vapori tossici prodotti da questa reazione è letale. Anche l’assorbimento di questa sostanza da parte dell’organismo umano può arrecare gravi danni a fegato, cuore e reni.

Bombe al fosforo: perché sono vietate

Le munizioni al fosforo non sono classificate tra le armi chimiche dalla Convenzione sulle armi chimiche (CWC), ma rientra tra le munizioni incendiarie secondo la Convenzione sulle armi convenzionali.

Come detto le munizioni al fosforo possono venire usate per creare cortine fumogene, per coprire i combattenti sul campo o impedire movimenti al nemico. E per illuminare o tracciare posizioni. Questi modi di impiego sono considerati pienamenti legittimi secondo la Convenzione sulle armi convenzionali.

Essendo armi incendiarie e tossiche, la Convenzione di Ginevra vieta l’uso di bombe al fosforo contro la popolazione civile e contro obiettivi militari in aree civili. La Russia ha aderito all’intera convenzione di Ginevra il 10 giugno 1982, quindi ha accettato il divieto di utilizzo delle armi al fosforo.

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Fonte foto: ANSA

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