Bomba UPAB-1500B sganciata dalla Russia sull'Ucraina: cos'è la nuova arma di Vladimir Putin che spaventa Kiev
Per la prima volta dall'inizio della guerra, ritrovati frammenti di Upab-1500B: una bomba di oltre una tonnellata e telecomandata a distanza
L’arsenale russo continua ad arricchirsi. I frammenti di un tipo di bomba mai usato prima contro l’Ucraina, la Upab-1500B, sono stati ritrovati nella regione di Chernihiv. Si tratta di un ordigno ad alta precisione e di oltre una tonnellata, in grado di distruggere obiettivi militari altamente protetti.
Cos’è una bomba Upab-1500B
La Upab-1500B è un missile teleguidato ad alta precisione, mostrato per la prima volta in Russia nel 2019 e prodotto da Region, branca del produttore russo Tactical missile system corporation.
Si tratta di un missile planante comandato a distanza, con una carica di esplosivo ad alto potenziale. E’ dotata di sistema di navigazione inerziale e satellitare e la sua traiettoria può essere corretta fino a pochi istanti prima dell’esplosione.
Ma soprattutto, la superbomba ha un peso di circa 1,5 tonnellate di esplosivo, che la rende in grado di distruggere oggetti altamente protetti e strutture corazzate, come i bunker.
Può colpire fino a 40 km di distanza e richiede che il vettore di trasporto si trovi a un’altitudine di circa 14 chilometri.
Il ritrovamento in Ucraina
Il primo utilizzo di questo tipo di ordigno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina sembra risalire a febbraio, secondo quanto riportato dall’aeronautica ucraina.
A dare la notizia è stato il giornale ucraino Defense express, che parla del ritrovamento di alcuni resti di un ordigno che possiede delle marcature corrispondenti alla bomba teleguidata Upab-1500B.
La bomba è stata ritrovata nella regione di Chernihiv e al momento, sembra si tratti dell’unico caso di impiego della Upab-1500B contro l’Ucraina.
L’identificazione della bomba
La potenza distruttrice di questo tipo di ordigno è bilanciata da alcune caratteristiche che ne rendono particolarmente facile l’identificazione e, quindi, aumentano le possibilità di abbattere il vettore.
Era accaduto, ad esempio, nei primi giorni di marzo con il bombardiere Su-34, distrutto vicino alla città di Jenakijeve, nella regione di Donesk.
La mancanza di aerei da parte dell’Ucraina la costringe, però, ad affidarsi ai sistemi antiarei a terra, come i Patriot, le cui munizioni sono molto costose.
Il portavoce dell’aeronautica ucraina, Yuriy Ihnat, ha quindi sottolineato il bisogno di rifornimenti di F-16 o altri aerei occidentali, per poter intercettare i bombardieri molto prima che questi si trovino vicino le posizioni ucraine.