Bolletta luce da 260 mila euro al gioielliere di Venezia in piazza San Marco: il negozio è di 15 metri quadri
Incredibile bolletta della luce da oltre 260 mila euro ricevuta da un gioielliere con un piccolo negozio di 15mq in piazza San Marco, a Venezia
“Surreale”. Così un commerciante di Venezia, un gioielliere titolare di un piccolo negozio di 15 metri quadri in piazza San Marco, ha definito la bolletta della luce ricevuta nei giorni scorsi, con un conto totale che supera i 260 mila euro, con un consumo attribuitogli di oltre un milione di kilowattora.
- L’incredibile bolletta della luce a Venezia
- Il passaggio al mercato libero
- “Dispendio energetico smisurato e surreale”
L’incredibile bolletta della luce a Venezia
Se non è davvero questo il caso di una bolletta “da infarto”, poco ci manca. L’assurda vicenda arriva da Venezia, con un commerciante che si è visto recapitare un conto da parte della società elettrica da oltre 260 mila euro.
Per la precisione l’uomo, un gioielliere titolare di un negozio di 15 metri quadri nel salotto di piazza San Marco, sotto i portici delle Procuratie Vecchie, ha ricevuto una bolletta della luce da 262.348 mila euro.
Una cifra incredibile e inspiegabile, come spiegato dallo stesso esercente, Gianmaria Tiozzo, al Corriere del Veneto. Il commerciante aveva già ricevuto bollette salate in passato, ma questa sembra davvero aver superato il limite, tanto che il gioielliere ha affermato di non aver nessuna intenzione di pagare.
Il passaggio al mercato libero
Secondo il racconto del titolare, tutto è iniziato la scorsa estate, con il passaggio al mercato libero e il cambio di utenza della luce: “Come azienda sono stato assegnato al gruppo Hera senza però sottoscrivere un contratto fin dai primi mesi” ha spiegato Tiozzo, che precedentemente aveva un contratto per la fornitura con Enel, con la quale pagava circa 350 euro al mese.
Con la nuova utenza però subito qualcosa è cambiato, tanto che fin dalle prime bollette si è visto passare a conti da circa 600 euro al mese. “Un’eresia rispetto al passato che però inquadravo nei rincari subiti dalle varie spese. Poco dopo ho preso contatti con il gruppo e chiesto spiegazioni”.
“Nonostante io mandassi regolarmente l’autolettura – ha poi spiegato Tiozzo – le cifre folli in bolletta venivano giustificate da ‘consumi stimati’ di fatto non corrispondenti a realtà”. Nulla però lasciava presagire quanto accaduto.
“Dispendio energetico smisurato e surreale”
Fortunatamente il gioielliere non ha attivato l’addebito in conto corrente. La bolletta andrebbe pagata entro martedì 12 marzo, ma Tiozzo non è assolutamente intenzionato a pagarla: “Ho già pagato per luglio una fattura da 1.262 euro, e per agosto un’altra da 1.324 euro”.
“È inaccettabile una simile richiesta che attribuisce alla mia attività un dispendio energetico smisurato e surreale”. Anche per questo, il commerciante si è rivolto a un legale e a un’associazione di consumatori che si occupa di problematiche inerenti bollette sproporzionate.
Tiozzo ha inoltre chiarito di essere in attesa del “rimborso di fatture esageratamente care emesse da settembre a gennaio. Invece di ricevere quanto mi spetta, arriva questa salassata. Bisogna tutelarsi e fermare quanto prima queste truffe” ha poi concluso il negoziante.