Boldi perplesso su Zalone e poi: Di Maio è un Cipollino

Quale tra i politici potrebbe fare un film da ridere? Chi meglio di Massimo Boldi può rispondere a questa domanda. L’attore comico milanese ha assegnato il ruolo di protagonista di un ipotetico cinepanettone nel suo intervento radiofonico nella trasmissione Un giorno da pecora su Radio1 in cui ha espresso anche un giudizio su Tolo Tolo il film di Checco Zalone che tanto sta facendo discutere.

Di Maio alias Cipollino. Il Natale che ci siamo lasciati alle spalle è stato il primo senza cinepanettone. Lo scorso anno, per Boldi e De Sica, con la reunion in Amici come prima, è stato una sorta di commiato o canto del cigno del genere che infatti nel dicembre 2019 non è stato ripreso. Boldi comunque confida di fare ancora film comici, magari con un politico. E alla domanda su chi vorrebbe al suo fianco risponde senza esitare: “Luigi Di Maio. In che ruolo? Cipollino ovviamente. Non avrebbe nemmeno bisogno di recitare, è così normale, fa ridere così”.

Ad un grande attore comico come Boldi impossibile non chiedere un giudizio su Tolo Tolo di Checco Zalone. Qui l’analisi del vero Cipollino è sottile: “Ho visto il suo film. E’ un film interessante ma non fa ridere. A me non ha fatto ridere. Mi aspettavo di ridere tanto, invece ho sorriso, quei sorrisi amari che più che divertire ci interrogano sul mondo che ci circonda, sulle sue debolezze e contraddizioni. Ho chiamato Checco, mi ha detto che ha voluto fare un film un po’ diverso. Ha fatto un film sociale, un po’ impegnato”.

Zalone come Sordi e Benigni. Boldi ha poi proseguito paragonando Zalone a due mostri sacri della tradizione comica italiana: “Mi vengono in mente due paragoni di artisti che hanno usato in passato questa chiave interpretativa, Detenuto in attesa di giustizia con Alberto Sordi e La vita è bella di Roberto Benigni“.