Bimbo di 4 anni muore di peritonite dopo le dimissioni dall'ospedale: due medici accusati di omicidio
Si sono concluse le indagini per la morte di un bimbo di 4 anni al Policlinico di Milano avvenuta per una peritonite acuta non diagnosticata
Era morto a Milano nel novembre del 2021 a causa di una peritonite acuta non diagnosticata, dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso del Policlinico poche ore prima. Adesso che le indagini sul decesso del bimbo di 4 anni sono giunte alla conclusione, la specializzanda che lo visitò e il medico specialista in turno quel giorno rischiano di andare a processo. L’accusa formulata nei loro confronti è di omicidio colposo.
La morte del bimbo dopo essere stato dimesso
Come ricostruito dall’inchiesta, il piccolo, debilitato dal vomito e con forti dolori all’addome, era stato portato dai genitori preoccupati al pronto soccorso dell’ospedale milanese. Lì era poi stato dimesso con una diagnosi di gastroenterite.
Dopo essere tornato a casa le condizioni del bambino erano però peggiorate, a tal punto da rendere necessaria la chiamata al personale del 118 per il trasporto d’urgenza.
La corsa immediata verso il nosocomio era stata inutile: secondo quanto emerso, quando è arrivato sul posto per il piccolo non c’era già più nulla da fare. L’infiammazione da peritonite aveva ormai compromesso il suo stato di salute già critico.
Le indagini sulla vicenda
L’indagini erano state aperte d’ufficio, senza che ci fosse una denuncia avanzata dai famigliari del bambino.
Il Policlinico aveva precisato di avere “immediatamente aperto una indagine interna in stretta collaborazione con la Procura”, alla quale erano stati forniti “fin da subito tutti gli elementi per ricostruire la dinamica”.
I pm avevano disposto una consulenza affidata ad un pool di esperti per effettuare esami istologici e tossicologici, in modo tale da poter stabilire il livello di infiammazione della peritonite.
Inoltre erano stati svolti approfondimenti in merito all’eventuale corretto rispetto dei protocolli. Per esempio, per evidenziare la presenza di uno stato infiammatorio, si sarebbe potuta effettuare una ‘Ves’, un esame su un campione di sangue.
Il giallo del referto medico
Al centro delle indagini c’era stata anche una ipotetica mancanza nel referto che venne trasmesso dall’ospedale alla Procura due giorni dopo la morte del bimbo di 4 anni.
Secondo quanto si apprende in quell’atto non sarebbe stato indicato il nome della specializzanda che gli fece la visita medica. Dalle indiscrezioni infatti sarebbe stato riportato soltanto il nome del medico specialista di turno nella struttura.
In realtà sarebbe poi emerso che il piccolo era stato visitato proprio dalla giovane dottoressa prossima a conseguire la specializzazione.
Sarebbe stata lei a dimetterlo dal pronto soccorso, diagnosticando una gastroenterite e prescrivendogli del paracetamolo. Il piccolo era poi morto per una peritonite acuta con perforazione.