Bielorussia, arrestata campionessa del mondo di freestyle: il caso
La sciatrice bielorussia, oppositrice del regime di Lukashenko, è stata arrestata. Non sono note le accuse
La campionessa mondiale di sci freestyle Aliaksandra Ramanouskaya, è stata arrestata in Bielorussia. Lo ha riferito la Fondazione bielorussa per la solidarietà sportiva (Bssf), riportata dall’Ansa, di cui fui parte la 25enne. Le accuse non sono note, ma un portavoce dell’organizzazione ha confermato la convocazione dell’atleta, oppositrice del presidente Lukashenko, davanti a un giudice di Minsk.
Bielorussia, arrestata campionessa del mondo di freestyle: il movimento
Nel Paese il caso della sciatrice freestyle non è l’unico. La fondazione bielorussa Bssf aveva già inviato al Cio un elenco di oltre 65 casi di atleti, allenatori e funzionari che sarebbero stati vittima di una repressione sistematica: dalla reclusione e l’uso della violenza alla perdita del lavoro, fino alla sospensione dall’attività sportiva e dalle squadre nazionali.
Ramanouskaya è uno dei volti di spicco del movimento degli atleti bielorussi che hanno fatto campagna per la democrazia in Bielorussia dopo le elezioni ritenuta oggetto di brogli da parte del presidente Lukashenko.
Campionessa del mondo nel 2019, Aliaksandra Ramanouskaya ha vinto due volte i Campionati del Mondo Junior (2015, 2016). L’atleta ha partecipato alle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang e vede ora compromessa la partecipazione ai Giochi di Pechino 2022.
Bielorussia, arrestata campionessa del mondo di freestyle: la situazione nel Paese
L’episodio avviene in un contesto di violazione dei diritti civili del regime bielorusso, negli stessi giorni dello scoppio di tensioni al confine con la Polonia per la spinta di folle di migranti alle frontiere con l’Ue da parte del governo sotto l’influenza della Russia.
È di queste ore la notizia delle minacce di Aleksandr Lukashenko di interrompere il transito del gas verso l’Europa attraverso il gasdotto Yamal-Europe se l’Ue emetterà nuove sanzioni.
Gli Stati membri hanno, infatti, trovato un accordo di massima per allargare la cornice legale delle sanzioni contro la Bielorussia, a chi favorisce il traffico illegale dei migranti verso l’Unione europea.