Berlusconi e le tensioni con Meloni: i figli del Cavaliere in missione di pace ad Arcore: la situazione

Giorni decisivi per la formazione del nuovo governo di centrodestra, uscito vittorioso dalle elezioni del 25 settembre. Nella coalizione si sta lavorando alla ricucitura dei rapporti tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, dopo lo strappo al Senato per l’elezione di La Russa e gli appunti del Cavaliere con giudizi poco lusinghieri nei confronti della presidente di Fratelli d’Italia.

Meloni prova a ricucire con Berlusconi

Negli ultimi giorni Giorgia Meloni avrebbe tentato di mandare segnali distensivi a Silvio Berlusconi al fine di raggiungere una mediazione capace di risolvere l’impasse che sta complicando non poco la formazione del nuovo governo.

Ci sono contatti continui tra esponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, pontieri al lavoro per ricucire lo strappo tra l’ex premier e la probabile futura presidente del Consiglio.

Da Fratelli d’Italia assicurano che dietro i no nella trattativa per la scelta dei ministri non ci sono questioni personali e che Giorgia Meloni non è intenzionata ad arrivare a prove di forza.

Berlusconi, i figli in pressing

Tra i pontieri attivati da Giorgia Meloni ci sono diverse figure molto vicine a Silvio  Berlusconi, a partire dai figli. In particolare, come riporta il Corriere della Sera, negli ultimi giorni la presidente di Fratelli d’Italia si sarebbe rivolta a Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, affinché portasse messaggi di pace al padre.

In pressing sul Cavaliere anche la primogenita Marina Berlusconi. La presidente di Fininvest e Mondadori avrebbe raggiunto il padre ad Arcore nella giornata di sabato 15 ottobre per invitarlo ad arrivare ad una pacificazione con Meloni.

 Marina Berlusconi in pressing sul padre

I due figli maggiori ed eredi dell’impero economico di Berlusconi avrebbero esortato il padre a raggiungere un accordo, sia per ragioni politiche che economiche. Sulla stessa linea anche due fedelissimi del Cavaliere, Gianni Letta e Fedele Confalonieri.

Verso il nuovo governo, i nodi da sciogliere

Secondo quanto scrive La Stampa, l’impasse potrebbe sciogliersi già nelle prossime 24 ore. Berlusconi però come requisito per tornare al tavolo delle trattative pretenderebbe delle scuse da Giorgia Meloni.

Fatto questo primo passo restano comunque diversi nodi da sciogliere per quanto riguarda le poltrone del nuovo governo. In primis il veto di Meloni sul nome di Licia Ronzulli, fedelissima dell’ex premier.

E le mire di Berlusconi sul ministero della Giustizia: il Cavaliere punta ad un esponente di Forza Italia per il ruolo di Guardasigilli.