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Benzina e diesel, scatta l'embargo con la Russia: rischio nuova stangata per i prezzi dei carburanti

Con lo stop all'importazione dei prodotti petroliferi russi si rischia una nuova impennata dei prezzi di benzina e diesel

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Brutte notizie in arrivo per gli automobilisti: da oggi, 5 febbraio, scatta l’embargo dell’Unione europea all’importazione dalla Russia di prodotti petroliferi raffinati. Una misura che rischia di provocare nuovi rincari dei prezzi alla pompa di benzina e diesel.

Embargo sul petrolio russo dal 5 febbraio

In seguito all’invasione dell’Ucraina gli Stati europei avevano già pressoché dimezzato l’importazione di petrolio dalla Russia e si erano già premuniti facendo scorte e aumentando l’import da altri Paesi come Stati Uniti e Cina.

Da oggi, 5 febbraio, scatta l’embargo totale sul greggio russo: a venire a mancare oltre un milione di barili al giorno. 

Gli effetti dell’embargo riguarderanno in particolare il diesel: come ricorda La Stampa, dalla Russia proveniva circa la metà del fabbisogno di gasolio dell’eurozona.

L’effetto sui prezzi dei carburanti

Bisognerà vedere ora come il mercato reagirà alla chiusura definitiva dei rubinetti russi. Il rischio è quello di una nuova impennata dei prezzi, dato che il dover attingere a fonti di approvvigionamento più lontane comporta maggiori costi.

Secondo Assoutenti ciò porterà molto probabilmente “nuovi rincari dei carburanti alla pompa con danni sia sul fronte dei costi dei rifornimenti, sia dell’inflazione“.

“I listini alla pompa potrebbero così toccare in Italia nuovi record, considerato che già oggi sulle autostrade il gasolio in modalità servito è tornato a superare quota 2,5 euro al litro su diverse tratte”, spiega in una nota il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.

Anche per questo il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona chiede al governo Meloni di reintrodurre i tagli sulle accise decisi da Draghi.

Il prezzo di benzina e diesel in Italia

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica pubblica periodicamente i dati relativi ai prezzi medi settimanali dei carburanti. Secondo l’ultima rilevazione del 30 gennaio, il prezzo medio al servito per la benzina è 2,051 euro al litro, per il diesel 2,007 euro al litro.

Per quanto riguarda il self service, i prezzi medi settimanali oscillano tra 1,859 e 1,883 euro per la benzina e tra 1,904 e 1,926 euro per il gasolio.

Fonte foto: ANSA

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