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Bce, rialzo dei tassi dello 0,75%: mai così alti dal 2009. Le parole di Lagarde dopo le critiche di Meloni

Attese confermate: la Bce ha annunciato il rialzo dei tassi nell'Eurozona, portando quello principale al 2%. Ma potrebbero arrivare ulteriori aumenti

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

I tassi d’interesse tornano a salire. La Banca centrale europea ha stabilito un nuovo rialzo di 0,75 punti base, che porta il tasso principale a quota 2% (il livello più alto dal gennaio 2009), quello sui depositi all’1,5% e quello sui prestiti marginali al 2,25%. La comunicazione è arrivata dopo la riunione del Consiglio direttivo, a cui è seguita la reazione dei mercati.

Il provvedimento entrerà in vigore a partire dal 2 novembre con inevitabili ricadute sulle rate dei mutui a tasso variabile, ma con la speranza di arginare l’inflazione che sta attanagliando l’Europa e di ripristinare la stabilità dei prezzi.

Tassi in rialzo, i punti chiave per le decisioni future

La decisione della Bce era attesa da mesi. Malgrado il piano messo a punto sui tassi di interesse, secondo i dati attuali l’inflazione continua a restare su valori molto distanti da quelli auspicati, sfiorando nell’Eurozona il 10%.

La presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde

Anche per questo motivo non si escludono prossimamente ulteriori rialzi: difficile prevedere oggi gli sviluppi della situazione. “Non abbiamo finito, ci sta ancora della distanza da coprire”, ha spiegato la presidente della Bce Christine Lagarde nella conferenza stampa successiva al Consiglio direttivo.

I prossimi passi, ha precisato, saranno stabiliti volta per volta sulla base di tre principi. Il primo riguarda le prospettive di inflazione, “inclusa la probabilità di una recessione”. Il secondo punto tiene conto delle misure prese fino ad oggi, con l’aumento dei 200 punti base complessivi.

Il terzo principio prevede il monitoraggio della trasmissione della politica monetaria, interessata ormai da “progressi considerevoli nell’abbandono dell’orientamento accomodante”.

Stretta sui maxi rifinanziamenti ultra agevolati

La Bce ha annunciato anche una revisione in senso restrittivo ai maxi rifinanziamenti ultra agevolati (Tltro III) che negli anni passati di crisi aveva erogato alle banche dell’Eurozona. Secondo quanto reso noto, dal 23 novembre i tassi di queste operazioni saranno ricalibrati.

Al momento nessuna modifica è invece prevista ai suoi piani di riacquisto dei titoli di Stato e in generale di titoli accumulati con i suoi programmi di allentamento quantitativo. Sia per quanto concerne il piano anticrisi Pepp, che per il preesistente e più consistente programma App.

La reazione di Lagarde alle critiche

Nel corso della conferenza stampa Lagarde non ha potuto eludere le critiche arrivate nell’ultimo periodo da molti leader politici. La stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il discorso di insediamento in Parlamento ha definito un “azzardo” la scelta di stringere i cordoni proprio adesso che la recessione si avvicina.

Senza entrare nel merito delle singole contestazioni, la presidente della Bce ha spiegato chiaramente che “dobbiamo fare quello che dobbiamo fare”, ma che gli effetti delle decisioni di oggi “non si vedranno nelle prossime settimane”.

“Non voglio commentare i discorsi politici e mi astengo – ha aggiunto rispondendo a una precisa domanda – dirò solo che come Banca centrale abbiamo il mandato della stabilità dei prezzi“.

Giorgetti: “Confidiamo nella saggezza della Bce”

Commentando il rialzo dei tassi d’interesse, il neoministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha ricordato che il provvedimento “era ampiamente previsto” e che “probabilmente non sarà l’ultimo in questa fase”.

Confidiamo nella saggezza della Bce nell’interpretare le cause della recente impennata dell’inflazione – ha dichiarato – e nel tener conto del rallentamento in corso nell’economia europea”.

Il ministro ha poi aggiunto che il momento delicato impone di essere contrastato anche “intervenendo sui fondamentali del mercato del gas“, mantenendo la priorità sulla “calmierazione delle bollette per famiglie e imprese”.

Fonte foto: ANSA

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