17enne in Rianimazione per meningite batterica a Bassano: speranze ridotte, profilassi per 75 persone
Un 17enne è in condizioni gravissime dopo essere stato colpito da meningite batterica da meningococco di tipo B: profilassi scattata per 75 persone
Sono stabili le condizioni di salute del 17enne di Tezze sul Brenta, ricoverato dalla notte di domenica 26 febbraio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Bassiano a Bassano con la diagnosi di meningite batterica da meningococco di tipo B.
- Come sta il 17enne in Rianimazione per meningite batterica
- Chi è il 17enne colpito da meningite batterica
- Meningite batterica: profilassi per 75 a Bassano
Come sta il 17enne in Rianimazione per meningite batterica
Da subito, per il 17enne ricoverato in Rianimazione per meningite batterica, si era parlato di un intervento medico a fronte di condizioni di salute gravissime. Dopo più di un giorno di terapia, riferisce il ‘Corriere della Sera’, il paziente sarebbe stabile e questo, dal momento che non c’è stato un miglioramento tangibile, ridurrebbe le speranze di guarigione.
Chi è il 17enne colpito da meningite batterica
Il 17enne colpito da meningite batterica è un atleta. Si allena e gioca per due società: una di Bassano, l’altra di Riese Pio X, nel Trevigiano. Proprio a Riese il 17enne ha fatto l’ultimo allenamento, la sera di venerdì 24 febbraio. Sabato notte è stato portato al Pronto soccorso. I suoi sintomi hanno fatto scattare il sospetto, poi confermato dagli esami di laboratorio, che potesse trattarsi di un caso di meningite.
Meningite batterica: profilassi per 75 a Bassano
Il Servizio di Igiene e sanità pubblica dell’Usl 7 Pedemontana ha immediatamente attivato la profilassi di rito: sono stati ricostruiti gli spostamenti del ragazzo e, già nel pomeriggio di domenica 26 febbraio, è stato distribuito un antibiotico ai contatti più stretti (75 persone). Il tracciamento da parte del Sisp prosegue anche in queste ore: l’obiettivo è quello di identificare e trattare tutti i possibili contagiati entro il periodo di incubazione della malattia.
Il dg dell’Usl 7 Carlo Bramezza, in alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’, ha affermato: “La procedura codificata per affrontare questo tipo di emergenze ha dimostrato di funzionare bene. I medici del Pronto soccorso e della Rianimazione sono stati abili nel porre subito il sospetto diagnostico, poi confermato con grande tempestività dal laboratorio analisi. Molto tempestivo è stato anche l’intervento del Sisp per l’attività di tracciamento dei contatti per la necessaria profilassi. Voglio rassicurare i cittadini che non c’è motivo di allarme: chi potenzialmente è stato esposto al contagio è già stato contattato dagli operatori del Sisp o lo sarà nelle prossime ore”.