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CRONACA ESTERA

Base italiana Unifil attaccata in Libano a Shama, la denuncia e l'ira di Tajani: granata contro la palestra

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto chiarimenti al suo omologo israeliano. Gli è stata garantita un'inchiesta per accertare cosa sia accaduto alla base italiana Unifil in Libano

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Una granata calibro 155 è caduta sulla palestra della base italiana Unifil a Shama, in Libano. Il caso ha sollevato l’immediata reazione del ministro degli Esteri Tajani. Il proiettile non è esploso, ma avrebbe potuto provocare ingenti danni a cose e persone. Gli artificieri si sono subito attivati per la messa in sicurezza dell’area.

Ipotesi errore umano

Al momento l’ipotesi più accreditata è quella dell’errore. La granata era probabilmente diretta verso un obiettivo più a nord.

Tajani sente Saar

“Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano” Gideon Saar “su quanto accaduto a Shama”, in Libano, “dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e ha garantito un’immediata inchiesta sull’accaduto”. Così ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della sua visita a Monaco.

Torino, 28 ottobre 2024 – Antonio Tajani, leader di Forza Italia, sul palco dell’assemblea di Confindustria Piemonte.

I casi precedenti

Il 7 novembre quattro caschi blu dell’Unifil sono rimasti feriti in un attacco mentre la loro pattuglia passava vicino a Sidone, in Libano. La notizia è stata riportata dai media locali.

A ottobre, nell’ambito della sua offensiva contro Hezbollah in Libano, l’esercito israeliano ha colpito tre basi della missione Unifil. Due di esse erano italiane.

Sempre a ottobre, due carri armati dell’Idf hanno fatto irruzione in una postazione Unifil nel sud del Libano. Durante l’attacco sono rimasti feriti 15 soldati Unifil. Giorno 13, due carri armati Merkava delle Idf hanno distrutto l’ingresso principale della postazione Unifil di Ramyah, già presa di mira il giorno prima.

I carri sono poi entrati a forza e sono rimasti in posizione per 45 minuti. Unifil ha subito inoltrato una protesta attraverso il meccanismo di collegamento.

Le richieste di Netanyahu

Dopo questa serie di incidenti, il premier israeliano Netanyahu ha chiesto ai caschi blu di sgomberare il campo.

“Sfortunatamente – ha aggiunto – alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l’Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa”.

Fonte foto: ANSA

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