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Auto fatta saltare in aria con una bomba a Pomigliano D'Arco vicino Napoli: danneggiato un intero palazzo

In seguito all'esplosione avvenuta nella località in provincia di Napoli, l'auto è stata distrutta e diversi edifici hanno subito danni. Nessun ferito

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Grande paura nella serata di martedì 30 maggio a Pomigliano d’Arco vicino Napoli. Una bomba improvvisata, posta sotto un’auto, ha provocato un’esplosione in via De Nicola. La detonazione ha distrutto quasi completamente la vettura, provocando danni anche agli edifici circostanti. Per fortuna, non si sono registrati feriti a causa dell’evento.

La bomba sotto una Fiat Panda

La bomba, a tutti gli effetti un ordigno fatto in casa, era stato collocata sotto una vettura Fiat Panda. L’auto risulta essere di proprietà di un giovane di 26 anni residente in zona.

I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Castello di Cisterna sono prontamente intervenuti sul luogo dell’incidente, avviando un’indagine per comprendere le dinamiche dell’accaduto.


La zona fra Pomigliano d’Arco e Castello di Cisterna è stata in passato teatro di altri episodi di vandalismo e criminalità

I danni dell’esplosione

La detonazione ha causato la distruzione della parte anteriore dell’automobile, e ha frantumato la porta di ingresso di un edificio vicino, oltre a danneggiare una finestra del locale che ospita una farmacia.

I dettagli dell’incidente sono ancora da chiarire, ma le autorità stanno lavorando per identificare i responsabili e scoprire le motivazioni dietro questo atto vandalico.

Si teme un’azione della criminalità organizzata

L’esplosione ha generato chiaramente grande preoccupazione tra i residenti, visto che la provincia di Napoli non è nuova ad eventi simili e di grande pericolosità, spesso legati alle attività illecite della criminalità organizzata.

Poco più di un mese fa, lunedì 3 aprile, un vero e proprio agguato è stato consumato a Ponticelli, quartiere napoletano a breve distanza da Pomigliano d’Arco. La vittima fu Bruno Solla, un criminale di 59 anni legato al clan di camorra De Luca Bossa, ucciso in un possibile regolamento di conti.

Solla era in motorino quando è stato avvicinato da un’auto che trasportava i sicari. L’auto si era fermata accanto a lui e l’uomo è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, tre al petto e uno sul braccio.

Un altro agguato nel napoletano

Pochi giorni fa, invece, a Sant’Anastasia un altro episodio drammatico che ha provocato il ferimento grave di una bambina. Per questo evento, lo scorso 25 maggio i carabinieri hanno fermato due persone, di 19 e 17 anni.

L’agguato, a scopo intimidatorio, aveva sorpreso una famiglia intenta a consumare un gelato. Gli spari hanno raggiunto anche il padre e la madre della bimba di 10 anni, ricoverata in gravi condizioni in ospedale.

Fonte foto: iStock

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