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Attacco nel Daghestan in Russia contro una chiesa e una sinagoga. Morti 7 agenti e un prete, almeno 20 feriti

Morti 7 agenti di polizia e un prete nel doppio attacco contro una chiesa e una sinagoga nella zona del Daghestan in Russia

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

Giornalista professionista specializzata in cultura e ambiente, si occupa anche di cronaca, attualità e politica. Inizia il suo percorso nel mondo della carta stampata, per poi impugnare la telecamera e raccontare l’attualità su social e tg nazionali.

Nel tardo pomeriggio di domenica 23 giugno, le ore 18:00 nel fuso orario di Mosca, almeno tre attacchi sono avvenuti nella Repubblica del Daghestan, in Russia. Ignoti con armi automatiche avrebbero aperto il fuoco contro una sinagoga e una chiesa nella città di Derbent e un posto di blocco è stato attaccato a Makhachkala. Stando alle prime informazioni nell’attacco sono rimasti uccisi sette agenti di polizia e un prete e almeno venti tra militari e civili sarebbero rimasti feriti. Caccia agli attentatori.

Attacco contro una chiesa e una sinagoga in Deghestan

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa Tass, attorno alle ore 18:00 (ora locale) si è consumato un attacco contro una sinagoga e una chiesa ortodossa.

Entrambi i luoghi di culto si trovano a Derbent, città della Repubblica del Daghestan, paese della federazione russa.

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Il ministero dell’Interno del Daghestan ha comunicato che ignoti avrebbero aperto il fuoco con armi automatiche. Gli spari hanno causato l’incendio della sinagoga colpita.

Nella sparatoria sarebbero rimasti uccisi sette agenti di polizia e un prete, di 66 anni, ucciso a coltellate. Tra i feriti, almeno 20 persone. Attualmente circa 40 persone sono tenute in ostaggio.

Due degli attentatori sarebbero rimasti uccisi durante la fuga, gli altri terroristi, in un numero non specificato, sembrano essere fuggiti a bordo di una Volkswagen Polo bianca.

Attacco armato anche a Makhachkala in Russia

Nelle stesse ore anche nella cittadina di Makhachkala, in Abkhazia, regione al confine con la Georgia, è stato attaccato un posto di blocco.

Un commando armato si sarebbe scagliato contro gli agenti della polizia stradale che presidiavano la zona, uno dei militari ha perso la vita.

Sui social si riporta anche di un attacco presso una delle spiagge pubbliche delle zona, i cui autori sarebbero stati subito arrestati dalla polizia.

Dopo l’attacco al comando, uomini ignoti hanno sparato contro un’auto della polizia, ferendo un agente nella piazza centrale del villaggio di Sorgokala, a 80 chilometri a sud da Makhachkala.

In entrambe le cittadine vittime dell’attacco si continua a sparare e le autorità hanno chiesto alla popolazione di restare in casa. Instaurato lo stato d’emergenza e aperte le indagini per attacco terroristico.

Il leader regionale, Sergei Melikov, ha definito gli attacchi in corso come “un tentativo di destabilizzare la società”.

Si tratta della stessa città in cui, lo scorso ottobre, l’aeroporto fu preso d’assalto dopo l’annuncio dell’arrivo di un volo da Tel Aviv.

Fonte foto: ANSA

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