Assembramenti nelle città "inaccettabili": l'allarme di Miozzo
L'avvertimento del coordinatore del Cts Agostino Miozzo riguardo gli assembramenti visti nelle città italiane: "Non siamo fuori dall'emergenza"
“Penso che queste immagini siano comprensibili ma non accettabili“. Così Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha commentato all’Adnkronos le immagini degli assembramenti visti nel fine settimana in molte città, da Milano a Bologna fino a Roma, alla vigilia del passaggio in zona gialla per la maggior parte delle regioni.
Sono scene comprensibili, ha detto, “perché dopo settimane e mesi di restrizioni c’è un grande desiderio di normalità ma inaccettabili perché il virus è tra noi, non siamo fuori dall’emergenza. Ci sono paesi intorno a noi che sono in condizioni peggiori”.
Lunedì “la maggior parte delle regioni passa al giallo ma a caro prezzo, quello di settimane di restrizioni. La speranza di un ritorno alla normalità – ha sottolineato Miozzo – rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto”.
“Oggi però – ha aggiunto – abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono”.
La stessa preoccupazione sulle scene viste in molte città italiane è stata espressa dal commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, intervistato a “Che tempo che fa”: “Se noi automaticamente ricominciamo a far finta di niente e assistiamo alle scene di folla, perderemo di nuovo il controllo dell’epidemia. Il virus non è stato sconfitto ma circola ancora”.
“Ho fiducia negli italiani“, ha detto a Fazio. “Bisogna che tutti continuiamo ad avere comportamenti responsabili che prescindono dall’età, dai luoghi e dalle esperienze. Bisogna capire che non si può fare la vita naturale che tutti vorremmo”.