Arriva il congedo mestruale a scuola grazie all'iniziativa delle studentesse: come funziona e dove
Svolta storica per le studentesse del liceo artistico Nervi Severini di Ravenna: potranno assentarsi a causa dei crampi dovuti al ciclo mestruale
Il liceo artistico di Ravenna Nervi Severini ha istituito il congedo mestruale per le studentesse che lo richiedono. In particolare per le studentesse che soffrono di dismenorrea, cioè dolori premestruali, potranno assentarsi fino a un massimo di due giorni al mese senza che l’assenza sia calcolata insieme alle altre per la validità dell’anno scolastico.
- Congedo mestruale a scuola per la prima volta in Italia: come funziona
- Studentesse unite per il congedo, poi la delibera del Consiglio d'Istituto
- Parla la giovane che ha proposto il congedo mestruale al dirigente
Congedo mestruale a scuola per la prima volta in Italia: come funziona
Il preside Gianluca Gradi ha spiegato all’Ansa che si tratta con tutta probabilità della prima iniziativa di questo genere in una scuola che si trova in Italia.
Il Consiglio di Istituto ha deliberato che i due giorni di congedo per via dei dolori mestruali non saranno computati nelle ore di assenza che è possibile fare, che non devono superare un quarto dell’orario annuale, per la promozione all’anno successivo.
Studentesse unite per il congedo, poi la delibera del Consiglio d’Istituto
La legge consente infatti alle scuole di individuare delle deroghe, per assenze motivate e ben documentate. In tutte le scuole, ad esempio, sono previste eccezioni per malattie certificate.
Sono state le rappresentanti della componente studentesca del Consiglio di Istituto del liceo artistico Nervi Severini a fare presente che molte ragazze soffrono di crampi talmente forti da interferire con lo svolgimento delle attività quotidiane.
Hanno così raccolto le testimonianze delle loro compagne, richiedendo di applicare anche a scuola lo stesso congedo mestruale che oggi viene concesso alle lavoratrici in Spagna. La proposta è passata con 10 voti favorevoli e 3 contrari.
Parla la giovane che ha proposto il congedo mestruale al dirigente
A raccontare il successo dell’iniziativa sulle pagine del Corriere della Sera è stata Chiara Pirazzini, 17enne, che ora frequenta la quarta liceo.
Ha spiegato di avere sempre avuto forti dolori durante il ciclo, a volte senza riuscire ad alzarsi dal letto. Una volta eletta rappresentate d’istituto ha deciso di trovare una soluzione “per tutte le ragazze che soffrono come me a ogni mestruazione”.
Orgogliosa per la piccola grande conquista portata avanti, ha raccontato di aver studiato bene la disciplina in vigore in Spagna. E ora il congedo mestruale potrebbe arrivare in altre scuole italiane.
Tullia Nargiso, della Rete degli studenti medi in Lazio, ha sottolineato che si tratta di un passo verso una scuola inclusiva, “ma non basta. Servono assorbenti gratuiti nei bagni e sensibilizzazione nel combattere il tabù delle mestruazioni”.