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CRONACA NERA

Arresti domiciliari per lo youtuber Matteo Di Pietro: era alla guida del Suv nell'incidente di Casal Palocco

Il membro dei TheBorderline era alla guida della Lamborghini al momento dell'incidente nel quale è morto Manuel, 5 anni. È indagato per omicidio stradale e lesioni

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Matteo Di Pietro, lo youtuber alla guida della Lamborghini coinvolta nell’incidente di Casal Palocco nel quale è morto il piccolo Manuel, è agli arresti domiciliari. Il membro del gruppo TheBorderline è indagato per omicidio stradale e lesioni. Nello scontro con il Suv erano rimasti feriti anche la mamma e la figlia di 4 anni. Lo riporta ‘Adnkronos’.

Gli arresti domiciliari per Di Pietro

Il provvedimento degli arresti domiciliari nei confronti di Matteo Di Pietro è stato disposto dal gip su richiesta dai pm ed è stato eseguito nella mattina di venerdì 23 giugno dai carabinieri e dai vigili urbani.

Al momento nessun provvedimento sembra essere stato preso nei confronti degli altri 4 ragazzi del gruppo dei TheBorderline a bordo del Suv.

Nelle ore precedenti alla notifica, il legale di Di Pietro, Francesco Consalvi, ha smentito categoricamente le ricostruzioni secondo le quali il 20enne avesse lasciato l’Italia e che si trovasse in Spagna. “È una fake news, assolutamente falso” ha dichiarato l’avvocato.

L’indagine

Nell’ambito dell’inchiesta la Procura di Roma il 21 giugno scorso ha intanto disposto una consulenza per  accertare la dinamica dello scontro e a che velocità stesse viaggiando la Lamborghini guidata da Di Pietro.

Gli oggetti e i messaggi in ricordo del piccolo Manuel nella strada di Casal Palocco dove è morto

Al vaglio degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, anche il contenuto dei cellulari dei cinque giovani che erano nel Suv per ricavare foto, video o chat che possano essere utili a ricostruire l’incidente. In particolar modo, se ci siano legami con la “sfida”, destinata ad essere pubblicata sulle pagine social dei TheBorderline, di restare il più a lungo possibile su una supercar.

Le strisce pedonali

Nel tracciare la dinamica dell’incidente, la posizione di Di Pietro potrebbe essere aggravata dalla presenza di strisce pedonali all’incrocio fra via di Macchia Saponara e via Archelao di Mileto, prima del punto di impatto sulla carreggiata della supercar con la Smart nella quale era a bordo il piccolo Manuel.

Un elemento ulteriore nell’analisi dell’impatto, oltre alla velocità con la quale viaggiava il Suv Lamborghini, di almeno 110 chilometri orari per l’accusa, 65-80 per la difesa, comunque di gran lunga superiore ai 30 chilometri orari previsti dalla segnaletica stradale.

Fonte foto: ANSA/Instagram Matteo Di Pietro

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