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Arrestato per concussione Pasquale Nicolì sindaco di Erchie: il medico era stato eletto con una lista civica

Arrestato il sindaco di Erchie, in provincia di Brindisi, finito ai domiciliari con un assessore: accuse a vario titolo di concussione e altri reati

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Terremoto ad Erchie, in provincia di Brindisi. Il sindaco Pasquale Nicolì e un assessore comunale sono stati arrestati martedì 9 gennaio dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana. Per entrambi la Procura di Brindisi ha disposto i domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare: sono accusati, a vario titolo, dei reati di concussione, tentata concussione, abuso d’ufficio in concorso, atti persecutori, falsità ideologica, induzione indebita, raccolta-trasporto-abbandono di rifiuti speciali, violenza sessuale, abuso di autorità. Indagati anche un altro assessore e un ex responsabile dell’area tecnico-amministrativa del Comune: per loro è stato deciso il divieto di dimora.

L’inchiesta

L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi: gli indagati sono il sindaco di Erchie, Pasquale Nicolì, due assessori comunali (quello ai Servizi ambientali, Lavori pubblici e Polizia urbana, e quello ai Servizi sociali, Politiche giovanili e Pari opportunità) e un ex responsabile dell’area tecnico-amministrativa del Comune.

Il primo cittadino e l’assessore ai Servizi ambientali sono finiti agli arresti domiciliari: per gli altri due indagati è stato disposto il divieto di dimora.

Tutti e 4 sono accusati, a vario titolo, di:

  • concussione;
  • tentata concussione;
  • abuso d’ufficio in concorso;
  • atti persecutori;
  • falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso;
  • induzione indebita a dare o promettere utilità;
  • raccolta-trasporto-abbandono incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi;
  • violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto contro un incaricato di pubblico servizio;
  • abuso di autorità e relazione d’ufficio.

Secondo il provveidmento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari (gip) su richiesta della Procura, gli indagati avrebbero commesso questi reati tra ottobre 2020 e maggio 2022.

Le accuse al sindaco Nicolì

Al sindaco Nicolì in particolare, nell’ordinanza viene contestato:

  • il suo tentativo di condizionare illecitamente l’attività del Responsabile dell’Area Servizi alla Città, al quale avrebbe intimato di ottemperare, anche sotto minaccia di rimozione (cosa, poi, avvenuta), a una propria richiesta inerente alla formalizzazione della proroga retroattiva dell’affidamento della gestione dei servizi cimiteriali a una cooperativa sociale (per un importo di circa 15 mila euro), ormai giunta a scadenza del contratto. Tentativo, tuttavia, non andato a buon fine in quanto il responsabile si è rifiutato categoricamente di adempiere alla richiesta;
  • i suoi molteplici tentativi (e degli altri tre indagati), risultati vani, per far sì che, nell’ambito di un bando di concorso pubblico per la mobilità di un istruttore tecnico c1 per l’Ufficio Tecnico del Comune di Erchie, l’unico partecipante non venisse assunto, in quanto persona non gradita, dal momento che si era candidata alle elezioni del settembre 2020 nella coalizione di opposizione;
  • il tentativo del sindaco (e dell’assessore finito con lui ai domiciliari) di rideterminare arbitrariamente alcuni termini di un contratto di locazione di un immobile di proprietà del Comune, già regolarmente assegnato dalla precedente amministrazione comunale. Il primo cittadino avrebbe ritenuto che la precedente amministrazione comunale avesse adottato un comportamento di favore verso i locatari (responsabili di un asilo nido) e (insieme all’assessore) avrebbe cercato di pretendere la riduzione della durata del contratto, dai 9 anni originariamente previsti a 4, nonché l’aumento del canone mensile dagli iniziali 1.100 euro a 1.600 euro;
  • la condotta attraverso cui, abusando della propria posizione, previa minaccia, avrebbe costretto la responsabile del settore Servizi sociali a corrispondere indebitamente la somma di € 2.500 a un’associazione locale, verosimilmente per acquisire consenso tra la cittadinanza.

Chi è il sindaco Pasquale Nicolì

Pasquale Nicolì, nato a Erchie il 22 luglio 1954, è stato eletto sindaco del Comune nel Brindisino il 20 settembre 2020 con la lista civica Uniti per la svolta, di centrosinistra.

Nicolì era già stato sindaco nel 1982 con la Dc: a distanza di 40 anni è stato eletto con 2.150 voti (8.159 quelli chiamati alle urne, con un’affluenza del 71,8%).

Fonte foto: Facebook / 123RF

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