Parla la donna del video scandalo con Pietro Tidei sindaco di Santa Marinella: "Vita rovinata per un errore"
Parla per la prima volta la donna coinvolta nello scandalo dei video hot riguardanti il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tadei: cos'è successo
Scandalo Santa Marinella, interviene la donna ripresa con il sindaco Pietro Tidei nei video “hot” che hanno iniziato a circolare nelle scorse settimane nella cittadina di 18 mila abitanti sul litorale laziale. Un fatto che ha spinto il primo cittadino ed esponente dem a sporgere denuncia.
La vicenda
Il sindaco di Santa Marinella (Roma), Pietro Tidei, ricorda l’agenzia Ansa, aveva denunciato un presunto giro di corruzione che poteva interessare alcuni consiglieri di opposizione.
Le microspie installate dagli investigatori in Municipio hanno tuttavia ripreso lo stesso sindaco durante due appuntamenti amorosi negli uffici.
I legali di uno degli indagati hanno richiesto gli atti dell’inchiesta, nei quali erano contenuti i due filmati che hanno iniziato a circolare in città: su questo Tidei ha sporto denuncia.
“Faccio politica da 53 anni e ho una vita specchiata” sottolinea il sindaco. “Non sono disposto ad accettare nessuna intromissione nella mia sfera privata. Io ho denunciato la corruzione, altri si sono vendicati per colpirmi politicamente.
Quanto è avvenuto, sottolinea, “non ha un significato diverso per il fatto di essere stato ripreso. È l’uso che ne è stato fatto che è illecito. Intanto ho denunciato chi ha diffuso” le riprese “commettendo un reato.
Il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei (Pd)
Le parole della donna
“Sì, sono io la donna ripresa con il sindaco in una stanza del Comune e l’ho dovuto dire a mio marito” ha dichiarato la donna ripresa con il sindaco Tidei in un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica.
“Avrei voluto affrontare la vicenda in ben altro modo, tutto questo è un dramma. Avrò anche sbagliato ma non merito questa macchina del fango” spiega la donna al quotidiano raccontando la vicenda che la vede coinvolta, suo malgrado.
“Filmati che non dovevano essere diffusi”
Rispetto ai video diffusi, come ricorda il quotidiano La Repubblica, gli investigatori avevano classificato come “irrilevante” quel file ma gli avvocati – è un loro diritto per garantire la difesa – lo hanno ritenuto rilevante e lo hanno preso, autorizzati dalla procura di Civitavecchia.
Filmati che, tuttavia, non dovevano essere diffusi. “Mi sono trovata al centro di un’indagine per corruzione dove non ho alcun ruolo, quei filmati non dovevano essere diffusi” spiega ancora la donna.
Aggiunge poi: “Ero lì per lavoro. Con Tidei ci conosciamo da tempo ed è successo quello che è successo. Un’unica volta, nessuna relazione, lo definirei uno scivolone e adesso sono impigliata in questa rete”.
Sulla vicenda è stata depositata un’interrogazione parlamentare da parte del senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia Pierantonio Zanettin. “La sconcertante vicenda che ha interessato il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei dimostra, una volta di più, l’inadeguatezza della disciplina sulle intercettazioni, chiaramente incapace di tutelare la privacy di soggetti terzi, coinvolti loro malgrado nelle inchieste” afferma in una nota.