Arrestato a Torino il pugile Luca Michael Pasqua, coinvolto in un'inchiesta sulla 'ndrangheta in Piemonte
Il pugile Luca Michael Pasqua è stato arrestato all'aeroporto di Torino, è accusato di far parte della cosca di 'ndrangheta di Brandizzo
I carabinieri del Ros hanno arrestato all’aeroporto di Torino Caselle il pugile Luca Michael Pasqua, conosciuto negli ambienti del pugilato come “Luca Bazooka”. Pasqua era il terzo membro dell’omonima famiglia destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere nell’ambito di una inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte.
- Arrestato a Torino il pugile Luca Michael Pasqua
- 'Ndrangheta a Brandizzo: l'inchiesta
- La difesa del pugile sui social
Arrestato a Torino il pugile Luca Michael Pasqua
Il pugile Luca Michael Pasqua è stato arrestato dai carabinieri all’alba di oggi, martedì 9 aprile, all’aeroporto torinese di Caselle, all’arrivo di un volo proveniente da Miami, in Florida.
Pasqua, 40 anni, è stato trasferito nel carcere di Torino, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
‘Ndrangheta a Brandizzo: l’inchiesta
Come riporta Repubblica, Pasqua si trovava in vacanza in Florida il 4 aprile scorso, quando è scattata l’operazione che ha portato all’arresto di diverse persone ritenute vicine alle ‘ndrine Nirta e Pelle di San Luca, operanti a Brandizzo, in provincia di Torino.
Tra le persone finite in manette ci sono lo zio del pugile, Giuseppe Pasqua, e il cugino Domenico Claudio Pasqua, ritenuti i boss della locale di Brandizzo.
Al centro dell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino ci sono le infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti per la manutenzione dell’A32 Torino-Bardonecchia e del traforo del Frejus.
Gli inquirenti contestano alla famiglia Pasqua di essersi infiltrata negli appalti attraverso intimidazioni e offerte di “protezione” tipiche delle cosche calabresi.
La difesa del pugile sui social
Michael Pasqua si era difeso così in un post sulla sua pagina Instagram, cancellato dopo qualche ora: “Non conosco nessuno delle famiglie Nirta/Pelle e non ho mai avuto a che fare con aziende autostradali o minacce a persone: per me esiste solo il duro lavoro“, aveva scritto
“La mafia fa schifo, è una piaga sociale e va combattuta. Insegno nella mia palestra che bisogna sempre rispettare il prossimo”, aveva scritto il pugile, titolare della palestra Black Fox di Volpiano.