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CRONACA NERA

Apre il fuoco all'improvviso dentro un bar di Avellino, un ferito dai colpi di pistola: la ricostruzione

Potrebbe essere un agguato di stampo mafioso quello che è successo ad Avellino nella notte tra sabato e domenica, ma non sono escluse altre ipotesi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Notte da film ad Avellino, con spari all’interno di uno dei locali più noti della movida, il bar Ultrabeat, in via Cannaviello. Poco dopo la mezzanotte tra sabato 18 dicembre e domenica 19 dicembre, un 30enne originario di Atripalda, piccolo paese della provincia, è stato ferito da un colpo di pistola mentre si trovava all’interno dell’esercizio pubblico.

Apre il fuoco all’improvviso dentro un bar di Avellino: cosa è successo

Il Nucleo investigativo dei Carabinieri ha iniziato le indagini per risalire all’identità del criminale che ha aperto il fuoco e che, subito dopo aver premuto il grilletto, si è dato alla macchia, fuggendo a bordo di un’auto.

Prima degli spari non ci sarebbe stata nessuna lite, né alcuna avvisaglia di quello che stava per accadere. Il tutto è durato un attimo, giusto il tempo di scatenare il putiferio all’Ultrabeat.

Apre il fuoco all’improvviso dentro un bar di Avellino: come sta il ferito

Subito si è diffuso il panico all’interno del locale, con gli avventori che hanno chiamato ripetutamente il 118 e chiesto l’intervento dei soccorsi e delle forze dell’ordine.

Il giovane ferito dal proiettile è stato subito ricoverato presso l’ospedale Moscati del capoluogo irpino ed è in prognosi riservata. Non è chiaro quanto le sue condizioni siano gravi, ma in base a quanto trapelato da fonti sanitarie, l’uomo non sarebbe in pericolo di vita.

Apre il fuoco all’improvviso dentro un bar di Avellino: le ipotesi

In base a quanto ricostruito finora dagli uomini dell’Arma, che hanno ascoltato il titolare e i dipendenti del bar, oltre a diversi clienti presenti nel momento dell’agguato, nessuna ipotesi per spiegare il tentato omicidio è esclusa.

Quello che è apparso come un regolamento di conti della criminalità organizzata, potrebbe invece aver avuto diverse origini. Sono ora al vaglio le immagini delle videocamere di sorveglianza del centro commerciale, il Tuka, all’interno del quale si trova il bar.

Si indaga inoltre sulla vita privata della vittima dell’agguato a mano armata, considerando che, in base alle informazioni raccolte, l’autore dell’assalto sarebbe una persona conosciuta al 30enne finito in ospedale. Oltre ai collegamenti con la camorra, dunque, sono state prese in considerazione anche altre piste.

Fonte foto: ANSA

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