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Approvato il vaccino Ixchiq contro la chikungunya, il virus sviluppato dalle zanzare: è il primo al mondo

La Fda ha approvato un vaccino contro la chikungunya, malattia tipica delle aree tropicali e subtropicali trasmessa dalle zanzare. Non esistono farmaci specifici per la cura

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Le autorità sanitarie americane hanno approvato il vaccino Ixchiq contro la chikungunya: si tratta del primo vaccino al mondo contro la malattia virale diffusa da zanzare infette, che la Fda ha definito “una minaccia emergente per la salute globale”.

Il nuovo vaccino Ixchiq contro la chikungunya

Il vaccino Ixchiq contro la chikungunya è stato sviluppato dalla casa farmaceutica europea Valneva.

La Food and Drug Administration, l’ente governativo degli Usa che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato il via libera alla somministrazione per chi abbia compiuto almeno 18 anni e sia a maggiore rischio di esposizione.

Chikungunya: sintomi e incubazione

Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, la chikungunya provoca febbre e forti dolori articolari.

Proprio i dolori articolari, tanto invalidanti da limitare i movimenti dei pazienti, hanno dato il nome alla malattia: chikungunya in lingua swahili significa “ciò che curva” o “ciò che contorce”.

Il periodo di incubazione va dai 2 ai 12 giorni. La chikungunya viene generalmente riscontrata nelle regioni tropicali e subtropicali dell’Africa, del sudest asiatico e in alcune parti delle Americhe.

Nella maggior parte dei casi la chikungunya si risolve senza conseguenze, ma può capitare che dia anche complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.

Il contagio da persona a persona avviene tramite la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes (come ad esempio la zanzara tigre).

Chikungunya: cura e prevenzione

Non esistono trattamenti antivirali specifici. Le attuali cure si focalizzano fondamentalmente nell’alleviare i sintomi.

Trattandosi di un contagio derivante dalla puntura delle zanzare, la prevenzione passa dai tipici comportamenti anti-zanzara: reti alle finestre, vestiti a maniche lunghe, indumenti chiari (dal momento che quelli scuri attirano le zanzare) e repellenti per insetti.

Il vaccino prodotto da Valneva permetterà adesso di prevenire i contagi, o quantomeno di ridurne la diffusione.

La Fda segnala che “il virus chikungunya si è diffuso in nuove aree geografiche causando un aumento della prevalenza globale della malattia”.

Negli ultimi 15 anni sono stati segnalati più di 5 milioni di casi.

Nel solo 2022 Paho (Pan American Health Organization) ha registrato oltre 273mila casi di infezione, più del doppio rispetto all’anno precedente.

Chikungunya in Italia

La malattia è arrivata anche in Italia: l’ultimo caso di chikungunya del 2023 è stato segnalato a Trieste, dopo altri casi precedentemente segnalati in Veneto e in Toscana.

Fonte foto: 123RF

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