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Amadeus legge il comunicato degli agricoltori a Sanremo: le oltre 200 mail alla Rai e i motivi della protesta

Sanremo 2024, il duro comunicato degli agricoltori letto da Amadeus durante la serata delle cover: il testo integrale

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Amadeus, venerdì 9 febbraio, nel corso della serata del Festival di Sanremo dedicata alle cover, poco prima delle 00:30 ha letto il comunicato degli agricoltori del gruppo Riscatto agricolo che da giorni stanno protestando intensamente contro alcune misure. Il conduttore non ha scandito il testo integrale ma soltanto alcuni passaggi, ritenendo evidentemente troppo lunga la nota per essere ‘srotolata’ in diretta.

Le oltre 200 mail inviate alla Rai

Come riferisce il Corriere della Sera, in Rai, negli ultimi giorni, sono giunte oltre 200 email di agricoltori desiderosi di conquistare l’Ariston. In particolare, Riscatto agricolo ci ha messo quattro giorni a trovare udienza con i vertici della tv di Stato.

La situazione si è sbloccata il 9 febbraio, in concomitanza con l’apertura del tavolo al ministero. a Roma Da qui la decisione accettata di far leggere ad Amadeus il comunicato durante la diretta, rinunciando alla presenza fisica.

“Senza agricoltura non c’è vita”, l’appello degli agricoltori letto da Amadeus a Sanremo

“Ricevo dalla Rai un comunicato condiviso”. Così Amadeus, nel bel mezzo della competizione canora. Il conduttore ha poi iniziato a leggere la nota firmata da Alessandra Oldoni, Giulia Goglio, Davide Pedrotti, Fabio Pizzaris.

“Senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà – recita il comunicato -; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli”.

“Gli agricoltori italiani – ha continuano Amadeus facendosi megafono delle richieste degli agricoltori – pagano lo scotto di decisioni sbagliate non basate sulla scienza. Basti pensare a politiche comunitarie quali il green deal, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione UE grazie alle nostre proteste”.

E ancora: “Tutte queste politiche, a nostro avviso eccessivamente sbilanciate a favore dell’ambiente, vanno a discapito di tutta l’agricoltura italiana, con particolare riferimento alle piccole aziende. Su queste questioni pesa poi la spada di Damocle dei prezzi pagati agli agricoltori. Ricordiamo a tutti che noi non possiamo programmare il prezzo di vendita dei nostri prodotti, perché siamo sottoposti ad un mercato drogato dalle speculazioni, dove il prezzo a noi pagato è un decimo di quello che pagano i consumatori”.

Cosa chiedono gli agricoltori e perché protestano

Spazio quindi ai motivi della protesta: “Chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori. I prezzi pagati agli agricoltori sono fermi da trent’anni, tanto che ai consumatori alcuni prodotti arrivano a costare fino a dieci volte di più”.

“Siamo l’unica categoria – si legge sempre nella nota – a non poterci basare sui costi di produzione a non poter applicare i costi, subendo tutti gli svantaggi del mercato e delle possibili intemperie della stagione, pur avendo costi alti e certi legati alla semina e alla produzione”.

“Non stiamo ora a tediarvi elencandovi nel dettaglio quello che chiediamo, che abbiamo più volte spiegato alla stampa e portato all’attenzione della politica, ma vogliamo limitarci a trasmettere un messaggio molto semplice – continua il documento -: noi agricoltori non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno”.

“Questo – recita sempre la nota – purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione. Protestiamo quindi per difendere la dignità di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il GIUSTO VALORE alle nostre produzioni”.

E ancora: “Tutto questo semplicemente perché senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli”.

La citazione di Papa Francesco

“Concludiamo con un saluto all’Italia, alla Rai e a te Amadeus. Grazie per aver dato voce agli agricoltori nel tempio della musica italiana. Negli scorsi giorni – termina la nota – abbiamo insistito nel voler salire noi stessi sul palco per un unico motivo: far vedere anche i nostri volti, facce pulite che rappresentano il futuro dell’agricoltura italiana e occhi appassionati di chi crede ancora che, citando Papa Francesco, NON C’E UMANITÀ SENZA COLTIVAZIONE DELLA TERRA. Questo è il discorso che avremmo voluto leggere sul palco dell’Ariston”.

Fonte foto: ANSA
Agricoltori sui trattori al Colosseo di Roma, invaso il centro della città: le immagini della protesta

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