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POLITICA ESTERA

Alle elezioni in Romania sinistra in vantaggio, ma l’estrema destra di Georgescu avanza agli exit poll

I risultati degli exit poll delle elezioni in Romania: al 26% i socialdemocratici del Psd, cresce al 19% l’estrema destra di Aur

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

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I primi exit poll riguardanti le elezioni legislative in Romania mostrano un vantaggio delle forze euro-atlantiche, con i socialdemocratici del Psd che registrano preferenze pari al 26%. Si prospetta una maggioranza pro-Ue e a sostegno dell’Ucraina, ma con una forte opposizione anti-comunitaria. Sale al 19% l’estrema destra di Aur.

Gli exit poll delle elezioni in Romania

Gli exit poll diffusi dall’Istituto demoscopico Cur mostrano il partito socialdemocratico Psd in maggioranza nelle elezioni parlamentari della Romania.

I voti degli elettori, raccolti nel weekend, assegnerebbero la maggioranza, con una percentuale del 26%, al Psd.

Il candidato alle presidenziali Calin Georgescu

In crescita anche il partito dell’Aur – Alleanza per l’unità della Romania. L’esponente di estrema destra si posiziona al 19%.

A seguire, entrambi al 15,5%, il partito liberale Pnl e l’Urs, l’Unione Salvate la Romania di centrodestra.

Vicini alla soglia di sbarramento del 5% anche il partito filo-russo Sos Romania, guidato dalla leader Diana Sosoaca, e il Pot, la formazione di estrema destra vicina a Calin Georgescu.

I risultati alle presidenziali

Gli elettori sono tornati alle urne a distanza di una settimana dal primo turno delle elezioni presidenziali, dove ha trionfato il candidato di estrema destra Calin Georgescu.

Una grande sorpresa: nei sondaggi Georgescu era dato al 5% e nessuno degli avversari né dei media avevano dato come possibile la sua vittoria.

Ad affrontare l’outsider nel ballottaggio dell’8 dicembre sarà Elena Lasconi, leader del partito di centrodestra Usr.

Al terzo posto si è classificato il primo ministro Marcel Ciolacu, il leader del partito socialdemocratico attualmente al governo.

Il risultato del primo turno di presidenziali, tuttavia, dovrà essere confermato dalla Corte costituzionale che sta procedendo al riconteggio dei voti.

I sospetti di campagna illecita su TikTok

Il 2 dicembre l’Alta Corte romena si pronuncerà sulla richiesta di annullamento del voto, avanzata dagli avversari di Georgescu per via del sospetto di ingerenze russe e propaganda illecita su TikTok.

Il Consiglio Supremo di Difesa Nazionale, presieduto dal presidente uscente Klaus Iohannis, ha accusato il vincitore del primo turno di non aver rispettato le regole elettorali.

È stato affermato che TikTok non abbia identificato Georgescu come candidato politico, promuovendo i suoi numerosi post sulla piattaforma.

TikTok ha negato ogni accusa: “È categoricamente falso affermare che il suo account sia stato trattato diversamente rispetto a quello degli altri candidati”.

Dal canto suo, Georgescu ha affermato che il budget della sua campagna “è stato pari a zero”. Attribuendo il suo successo esclusivamente al popolo rumeno.

Fonte foto: ANSA

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