Allarme trichinellosi a Foggia con altri due casi: il parassita nella carne poco cotta, quali sono i sintomi
Il Foggiano alle prese con un nuovo allarme trichinellosi: il parassita nella carne di maiale e cinghiale cruda o poco cotta, sintomi e precauzioni
In provincia di Foggia sono stati segnalati due nuovi casi di trichinellosi, riscontrati nel comune di Monte Sant’Angelo, collegati al consumo di carne cruda o poco cotta di cinghiale e maiale non sottoposta a controlli veterinari. La Asl di Foggia ha avviato un monitoraggio per individuare responsabilità e prevenire nuovi focolai. La trichinellosi, considerata endemica nel territorio, è una malattia parassitaria trasmessa da carne contaminata, provoca sintomi gravi richiedendo spesso il ricovero ospedaliero.
- Trichinellosi nel Foggiano, altri casi a Monte Sant'Angelo
- Cos'è la trichinellosi: sintomi e cura
- I continui casi di trichinellosi in provincia di Foggia
Trichinellosi nel Foggiano, altri casi a Monte Sant’Angelo
Il Servizio Veterinario per l’Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell’ASL di Foggia ha intensificato i controlli sui prodotti alimentari potenzialmente contaminati dal parassita trichinella, dopo la rilevazione di due nuovi casi di trichinosi.
L’unità MTA (Malattie a Trasmissione Alimentare), incaricata delle analisi epidemiologiche, ha accertato i nuovi episodi di trichinellosi nel comune di Monte Sant’Angelo.
I due casi di trichinellosi sono stati riscontrati a Monte Sant’Angelo, nel Foggiano
Cos’è la trichinellosi: sintomi e cura
La trichinellosi è una patologia causata da un parassita che si trasmette principalmente all’uomo attraverso il consumo di carne di cinghiale o maiale non adeguatamente cotta.
Come spiega Angelo Castelluccio, direttore del Siav Area B dell’Asl di Foggia, i rischi aumentano in prodotti come salumi e salsicce preparati con carne non sottoposta a rigorosi controlli veterinari.
Chi consuma carne contaminata può sviluppare sintomi evidenti, tra cui diarrea, dolori muscolari, debolezza, gonfiore delle palpebre, fotofobia, febbre e una sintomatologia simile a quella reumatica.
In molti casi, questi disturbi richiedono il ricovero ospedaliero per una diagnosi precisa e un trattamento mirato. Se ignorata o curata male, la malattia può avere conseguenze anche gravi.
I continui casi di trichinellosi in provincia di Foggia
L’ultimo focolaio si aggiunge a quello riscontrato l’anno scorso a San Marco in Lamis, evidenziando come nella zona della Asl di Foggia la trichinellosi rappresenti una sfida costante contro una patologia ormai considerata endemica.
Per contrastare la diffusione del parassita, il Servizio Veterinario ha intensificato le verifiche, puntando a individuare le cause e le responsabilità legate alla trasmissione. Gli esperti ritengono cruciale sottolineare che le carni di cinghiale e di maiale, specie quelle usate per produrre insaccati, possono contenere larve di trichinella se non sottoposte a un controllo trichinoscopico adeguato.
Metodi tradizionali come essiccazione, salatura e affumicatura non sono sufficienti per eliminare il rischio. Per salvaguardare la salute pubblica, è fondamentale consumare solo carne certificata e sottoposta a rigorosi controlli sanitari.