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Carne di scottona ritirata dai supermercati Lidl per salmonella, richiamato un lotto di tartare di bovino

Ritirato per rischio salmonella un marchio di tartare di scottona di bovino adulto. I riferimenti del lotto e cosa fare in caso ci si accorga di averlo acquistato

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Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dai supermercati di un marchio di tartare di carne di scottona per possibile contaminazione da salmonella. Il richiamo riguarda un solo lotto: chi lo avesse acquistato è invitato a riportarlo al supermercato, dove potrà scegliere fra il rimborso e la sostituzione.

Tartare ritirata per rischio salmonella

Il lotto in questione è già stato interamente ritirato dagli scaffali e tutti gli altri sono sicuri, quindi i consumatori non corrono alcun rischio.

Il ritiro alimentare riguarda il lotto 26324TK della tartare di carne scottona di bovino adulto da 200 grammi prodotta per Lidl dall’azienda Fiorani & C. srl di via Coppalati 52 a Piacenza. La confezione riporta come data di scadenza l’11/07/2024.

La confezione di tartare ritirata per rischio salmonellaFonte foto: Ministero della Salute

La confezione di tartare ritirata per rischio salmonella.

Altri recenti ritiri alimentari hanno riguardato un marchio di riso a rischio cadmio e tranci di pesce spada con mercurio oltre i limiti.

Dove si trova la salmonella

Come spiega il sito dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità), la salmonella è il batterio più comune nel caso di infezioni alimentari. La salmonella è presente in natura con più di 2.000 varianti, ma i ceppi più diffusi nelle infezioni umane e animali sono solo due: salmonella enteritidis e salmonella typhimurium.

L’infezione si trasmette attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate, oppure per contatto. I principali veicoli di trasmissione sono alimenti, acqua contaminata e animali domestici. Il cibo contaminato non presenta alcuna differenza dalla norma per quanto riguarda le sue caratteristiche organolettiche. Gli alimenti a maggiore rischio sono:

  • uova crude (o poco cotte) e cibi che contengono uova;
  • latte crudo e suoi derivati;
  • carne (in particolar modo quelle crude o poco cotte);
  • salse e condimenti per insalate;
  • gelati e preparati per dolci;
  • frutta e verdura.

Attenzione: gli alimenti possono contaminarsi anche dopo la cottura. E le superfici e gli utensili utilizzati per la preparazione del cibo possono essere veicolo di contagio, se manipolati da persone infette. Il consiglio è quello di curare l’igiene (personale, degli utensili e degli ambienti) con particolare attenzione.

I sintomi della salmonella

I sintomi della salmonella possono presentarsi sotto forma dei classici disturbi del tratto gastrointestinale con febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea. Ma possono anche presentarsi in forma più grave con infezioni a carico di ossa e meningi, fra le altre cose. Sono particolarmente a rischio i bambini, gli anziani e i soggetti con deficit immunitari. Talvolta la salmonellosi è del tutto asintomatica.

I sintomi della salmonella possono comparire fra le 6 e le 72 ore. Il range più comune è comunque quello di 12-36 ore. Nella maggior parte dei casi la salmonella passa da sé nel giro di 4-7 giorni.

La terapia di supporto richiesta è la semplice ingestione di acqua per reidratare l’organismo e il ricorso a fermenti lattici e probiotici di tanto in tanto. La somministrazione di antibiotici e il ricorso all’ospedale devono essere valutati unicamente dal personale medico.

tartare ritirata salmonella ritiro alimentare Fonte foto: iStock
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