"Cospito influencer della mafia": bagarre dopo le parole di Donzelli, governo Meloni verso il pugno duro
L'anarchico Alfredo Cospito continua il suo sciopero della fame per protestare contro il 41bis: pugno duro del Governo, cosa ha deciso il Cdm
Alfredo Cospito resta al 41bis. L’anarchico, in sciopero della fame da oltre 100 giorni per protestare contro il regime a cui è sottoposto, è stato trasferito dal carcere di Sassari a quello di Opera, a Milano, la casa di reclusione più grande d’Italia. Il Governo, come dichiarato dai ministri Antonio Tajani (vicepremier, Esteri), Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interni), non ha intenzione di fare un passo indietro: pugno duro. Cosa hanno deciso martedì 31 gennaio, poche ore dopo il Consiglio dei Ministri straordinario.
- Cosa ha detto Tajani (Forza Italia)
- Cosa ha detto Nordio (Fratelli d'Italia)
- Cosa ha detto Piatendosi (indipendente)
- Bagarre alla Camera, le parole di Donzelli
Cosa ha detto Tajani (Forza Italia)
Lunedì 30 gennaio Giorgia Meloni ha convocato un Consiglio dei Ministri straordinario per parlare della possibilità della revoca del 41bis, regime a cui è sottoposto l’anarchico Alfredo Cospito.
Martedì 31 gennaio i ministri Antonio Tajani (vicepremier, Esteri), Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interni) hanno tenuto una conferenza stampa, spiegando il motivo per il quale Cospito resterà, sostanzialmente, al 41bis.
Tajani ha aperto l’incontro con la stampa ricordando che Cospito “è stato trasferito per sicurezza sanitaria, ma non cambia il suo regime carcerario, la scelta del trasferimento è stata fatta perché Opera ha una struttura sanitaria forse la più efficiente in Italia, ma il 41bis non cambia”.
In Consiglio dei Ministri, infatti, il Governo ha “confermato la volontà di non scendere a patti con chi usa minaccia e violenza come strumento di lotta politica“, dopodiché Tajani ha definito inaccettabile “la violenza conto lo Stato e l’autorità“.
“Ci auguriamo che tutti sostengano l’azione del Governo contro la violenza“, ha aggiunto, sottolineando che “lo Stato reagisce con la forza della legge alla violenza di chi ha attaccato beni privati e pubblici, in Italia e all’estero, si è orchestrata una campagna internazionale anarchica contro le istituzioni e contro i beni privati”.
Cosa ha detto Nordio (Fratelli d’Italia)
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha esordito invece dicendo che “di fronte alla violenza non si tratta” e che “l’ondata di gesti vandalici prova che il legame tra il detenuto e i suoi compagni rimane e tenderebbe a giustificare il mantenimento del 41bis”.
Il guardasigilli ha aggiunto che il trasferimento di Alfredo Cospito nel carcere di Opera “non è un minimo cedimento dello Stato, ma il riconoscimento che una cosa è la doverosa espiazione della pena, ma altro l’assoluta tutela della salute. Tutela della salute che è principio sacro e inderogabile“.
“In questo momento storico il 41bis penso sia indispensabile e sia necessario mantenerlo“, ha proseguito.
Ma questo vuol dire che Cospito resterà al 41bis? Non necessariamente, visto che – come spiegato da Nordio – la decisione sul mantenimento del regime carcerario “sarà presa dopo un maturato studio della situazione giuridica. Qualsiasi decisione sulla parte che ci compete non può e non deve essere adottata se prima non riceviamo i pareri delle autorità giudiziarie”.
A prescindere da tutto, Nordio ha detto che “lo sciopero della fame” di Cospito non può “incidere sul 41bis”.
Cosa ha detto Piatendosi (indipendente)
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha invece dichiarato che “la metodologia messa in atto dagli anarchici ci impone di porre attenzione alle sedi istituzionali per le modalità molto insidiose con cui si sono manifestate le azioni, anche” in forma di “attacchi terroristici”.
Mercoledì 1° febbraio, il titolare del Viminale presiederà una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo con forze di polizia e intelligence: “Non ci sarà alcuna valutazione sulla procedura del 41bis o su Cospito. Non ci sono motivi per dire che non è successo niente, ma neanche che la minaccia terroristica è dietro l’angolo. Prenderemo decisioni equilibrate”.
Bagarre alla Camera, le parole di Donzelli
Nel frattempo, bagarre alla Camera dopo che Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha citato parti delle affermazioni di Alfredo Cospito riportate dal quotidiano ‘La Repubblica’, in relazione al 41bis.
Nei fatti, Donzelli ha ricordato che “Cospito è un terrorista e lo rivendicava con orgoglio dal carcere. È un nuovo personaggio, un influencer che sta utilizzando per questo strumento. È uno strumento della mafia, non solo perché lo dice Cospito. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: ‘Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato’, che sarebbe l’abolizione del 41bis. Cospito rispondeva: ‘Dev’essere una lotta contro il 41bis, per me siamo tutti uguali’. Ma lo stesso giorno, il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Allora io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi“.
Immediata la replica del vicesegretario Pd (e deputato), Giuseppe Provenzano: “Ci sono molte ragioni per le quali potremmo invitare Donzelli a vergognarsi e non le ripeterò tutte in quest’aula, ne dirò solo due: la prima è che il suo intervento non c’entra nulla con l’articolo uno della proposta di legge che stiamo esaminando; la seconda è che sta sporcando la profonda unità che stiamo cercando di costruire sui temi della lotta alla mafia”.