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Attacchi a sedi diplomatiche italiane a Barcellona e Berlino: si batte la pista anarchica collegata a Cospito

Diplomatici italiani vittime degli attacchi di alcuni vandali in Spagna e Germania: il ministro Tajani vuole che venga fatta chiarezza

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Le sedi diplomatiche italiane di Barcellona e Berlino sono state prese di mira da alcuni vandali nella notte, con attacchi intimidatori che hanno portato il ministro degli esteri Antonio Tajani a lanciare un chiaro messaggio d’allarme alle istituzioni. I due attacchi, avvenuti a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, sono stati definiti “criminosi” dal ministro che vuole che venga fatta subito chiarezza.

Attacchi alle sedi di Barcellona e Berlino

A finire nel mirino dei vandali, come detto, sono state le sedi dei diplomatici italiani di Barcellona e Berlino. In Spagna, secondo quanto rilevato dalla Farnesina, il Consolato Generale della città catalana è stato attaccato da persone che hanno infranto la vetrata del palazzo. All’ingresso nella sede, i vandali avrebbero anche imbrattato una parete dell’edificio.

In Germania, poco dopo, l’auto di un funzionario italiano è stata data alle fiamme. Si tratta del mezzo di Luigi Estero, Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia in terra tedesca.

È l’ennesimo attacco a un mezzo con targa italiana dopo quanto successo a Susanna Schlein ad Atene lo scorso dicembre.

La pista anarchica

Per tutti e due gli attentati, fonti di intelligence fanno sapere che stanno battendo la pista anarchica per individuare i responsabili. Questa escalation sarebbe infatti considerata collegabile con il caso di Alfredo Cospito, l’anarchico che al momento si trova nel carcere di Sassari ed è in sciopero della fame da due mesi per protestare contro il regime di carcere duro (41 bis) cui è sottoposto.

Condannato a 12 anni e 3 mesi per attentati con finalità terroristiche o di eversione (tra cui la gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, nel 2012 a Genova) e altri reati, Cospito deve finire di scontare in via definitiva anche un’altra pena per atti terroristici, quali l’invio di ordigni e plichi esplosivi contro politici, giornalisti e forze dell’ordine e per il reato di strage politica.

Quest’ultima vicenda si lega all’attentato dinamitardo con le due bombe poste nella caserma dei carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006 insieme alla sua compagna Anna Beniamino.

L’appello del ministro Tajani

Appresa la notizia del doppio attacco alle sedi diplomatiche italiane, il ministro Antonio Tajani ha “personalmente e immediatamente contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi“.

Informata dalla polizia locale che non si sono registrati danni a persone, la Farnesina ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato.

Attacchi a sedi diplomatiche italiane a Barcellona e Berlino: incendiata auto di un funzionario, la denunciaFonte foto: ANSA

La preoccupazione della premier Meloni

Preoccupazione anche per la premier Giorgia Meloni, che nelle prossime ore sarà impegnata in Libia per trattare sui nuovi flussi del gas per l’Italia. La presidente del Consiglio, venuta a sapere dei due attacchi, ha mandato un messaggio ai diplomatici italiani porgendo la massima solidarietà.

“Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche” ha detto Meloni che non ha nascosto la propria preoccupazione per quanto successo in Spagna e in Germania nelle scorse ore.

attentati-farnesina-cospito Fonte foto: ANSA
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