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Alessandro Orsini e il retroscena sul drone Usa abbattuto dal jet russo: la spiegazione a Cartabianca

Secondo Orsini, tra poche settimane avremo un "terreno propizio alle grandi manovre. Putin sta ammassando uomini, carri armati, elicotteri"

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Il professor Alessandro Orsini ha svelato un retroscena inerente l’abbattimento del drone americano MQ-9 Reaper precipitato il 14 marzo a seguito di uno scontro con un caccia russo Sukhoi Su-27 sul Mar Nero, nello spazio aereo internazionale.

Il retroscena

Ospite del programma “Cartabianca”, in onda su Rai3, Orsini ha affermato: “La crisi grossa tra Usa e Russia si è verificata alcuni giorni fa quando un B52 americano si è avvicinato ai cieli di Kaliningrad, territorio russo”.

In Europa, ha aggiunto, “abbiamo 6 bombardieri B52 americani: quando ho sentito la notizia del drone mi ha spaventato molto meno”.

L’abbattimento del drone

Secondo il docente, “è probabile che i russi abbiano colpito intenzionalmente il drone perché gli ucraini spesso si trovano in condizioni di vantaggio grazie alle informazioni ottenute dall’intelligence americana”.

Putin, ha sottolineato Orsini, “ha posto all’inizio della guerra condizioni che sono state ignorate. Ora per la Russia, in posizione sovrastante, è meno conveniente sedersi al tavolo delle trattative.

Tra poche settimane, ha rimarcato il professore, “avremo un terreno propizio alle grandi manovre. Putin sta ammassando uomini, carri armati, elicotteri e la mia preoccupazione è che per la prima volta possa utilizzare l’aviazione militare come non ha fatto finora”.

Il drone americano MQ-9 Reaper stava sorvolando il Mar Nero quando è stato colpito da un jet russo

Tensione altissima tra Usa e Russia

A seguito dell’abbattimento del drone, gli Stati Uniti hanno convocato l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, per protestare formalmente.

Secondo Washington, l’aereo MQ-9 stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale “quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell’MQ-9”.

Il diplomatico russo, dal canto suo, ha ribadito che Mosca non vuole uno “scontro” con Washington, pur osservando che, “per come la vediamo, gli aerei americani non dovrebbero trovarsi vicino al confine russo”.

“Potete immaginare se un drone del genere apparisse improvvisamente vicino a New York o San Francisco?”, ha chiesto, benché l’incidente sia avvenuto nello spazio aereo internazionale, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa.

Secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, “incidenti come quello che ha coinvolto jet russi e un drone statunitense sul Mar Nero sono inevitabili fino a quando la Russia non lascerà la Crimea“.

Fonte foto: ANSA

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