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Alessandro Di Battista contro Giorgia Meloni per il post su Antonio Scurati: "Una paracula, la Rai è occupata"

Antonio Scurati, caso censura in Rai: Alessandro Di Battista critica duramente Giorgia Meloni

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Alessandro Di Battista si è scagliato contro Giorgia Meloni e, più in generale, contro la Rai “governativa” dopo il caso che ha visto protagonista lo scrittore Antonio Scurati.

L’ex parlamentare del M5S è intervenuto con toni duri e ruvidi nel corso dell’ultima puntata di DiMartedì, talk in onda su La7 e condotto da Giovanni Floris.

Alessandro Di Battista dà della “paracula” a Giorgia Meloni sul caso Antonio Scurati-Rai

Floris, assieme ai suoi ospiti, ha parlato della vicenda della cancellazione del monologo di Antonio Scurati a Chesarà… (Rai Tre).

Un’immagine dello scrittore Antonio Scurati

L’episodio ha innescato un’ondata di indignazione e ha fatto gridare alla censura. La premier Meloni, per tentare di placare le polemiche, ha pubblicato lei stessa, sui suoi profili social, il testo dello scrittore.

“Sai perché è intervenuta Meloni? Perché è una paracula. Lei ha pensato ‘Adesso pubblico io il monologo e faccio una bella figura'”. Così Di Battista a DiMartedì.

Di Battista: “Cancellato contratto Rai di Orsini per leso atlantismo”

L’ex deputato del Movimento 5 stelle è stato ripreso per il linguaggio ‘forte’ dal padrone di casa Giovanni Floris. “Va bene lo slang istituzionale, ma sul romano tenetevi un po'”, il freno posto dal conduttore.

“Scusate”, ha scandito ridendo Di Battista. Poi ha proseguito: “Posto che quella roba del compenso è un’oscenità, fu lo stesso argomento che venne utilizzato da esponenti del Pd quando venne cancellato un contratto Rai di Orsini. Lì era ‘leso atlantismo’: non poteva criticare la Nato e gli doveva essere cancellato il contratto”.

Rai “non più dei partiti ma governativa”

“La Rai – ha continuato l’ex deputato – non è occupata dai partiti, è occupata dal governo dalla legge Renzi, che per me è ancora più grave. Quando vi era la lottizzazione durante la Prima Repubblica, paradossalmente c’era più equilibrio, ora la Rai è governativa”.

“Io però dico che questi sepolcri imbiancati di politici che si scandalizzano, dovrebbe tacere veramente. Quando ascolto le polemiche della Rai occupata penso a Gianni Minà che è stato fatto fuori dalla tv pubblica, dalla destra e dalla sinistra”, ha concluso Di Battista.

Fonte foto: ANSA

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