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Alessandro Buzzo dai dolori allo stomaco al trapianto di fegato: cos'è la Psc, Colangite Sclerosante Primitiva

Cos'è la Psc, acronimo di Colangite Sclerosante Primitiva? Scopriamo la malattia grazie al racconto di Alessandro Buzzo, che l'ha sconfitta grazie al trapianto

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Ha combattuto per un decennio con dolori lancinanti e un centinaio di visite mediche ogni anno Alessandro Buzzo, un uomo di San Nicolò di Comelico che ha finalmente vinto la sua lotta con la Psc. Il suo racconto ci permette di riflettere e fare informazione sulla Colangite Sclerosante Primitiva. Ecco la sua storia.

Il lungo percorso di Alessandro Buzzo tra dolori e speranza

Nato nel 1972, Alessandro Buzzo ha iniziato a lottare con la Psc nel 2010.

L’uomo ha raccontato la sua storia a Il Gazzettino, ripercorrendo il suo calvario, che ha finalmente avuto fine grazie all’intervento di tre ospedali: quelli di Belluno, Treviso e Padova.

La Psc si manifesta inizialmente con persistenti dolori allo stomaco

La vicenda ha inizio al Pronto Soccorso dell’ospedale di Belluno, dove nel 2010 Buzzo giunge a causa di fortissimi dolori all’addome. È in quell’occasione che gli viene diagnosticata per la prima volta la Psc, una malattia congenita, che però si manifesta solamente dopo i trent’anni.

Cos’è la Psc, la Colangite Sclerosante Primitiva

La malattia che ha afflitto Alessandro Buzzo per anni, la Colangite Sclerosante Primitiva, è una malattia molto rara, iniziata per l’uomo con dei dolori allo stomaco persistenti.

Sebbene la sua progressione sia lenta, interessa il fegato: le vie biliari intra ed extra epatiche si infiammano e vengono distrutte.

La Psc è quindi in grado di causare colestasi, fibrosi e cirrosi epatica, e l’esito finale è l’insufficienza epatica.

Se al suo esordio la malattia si può gestire tramite farmaci, successivamente sono necessari interventi endoscopici.

Il successivo peggioramento rende necessario un trapianto di fegato, proprio com’è accaduto a Buzzo.

La vita dopo il trapianto: una rinascita possibile

L’uomo, dopo una corsa contro il tempo, giunge all’una di notte all’ospedale di Padova, dove verrà operato il giorno seguente.

Il trapianto di fegato per sconfiggere la Psc, grazie alla sinergia tra gli ospedali di Treviso e Padova, riesce perfettamente.

La riabilitazione è lunga, ma Alessandro Buzzo ritrova la forza di vivere. Se, prima dell’intervento, gli risultava difficile stare in piedi per una manciata di minuti, ad una settimana dal trapianto la sua salute era già migliorata tanto da permettergli di camminare per un chilometro.

Nonostante la diagnosi di Colangite Sclerosante Primitiva, dunque, la rinascita è possibile.

Fonte foto: iStock / Social

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